Formazione

Immigrazione: le associazioni, fate legge asilo

Amnesty International, ICS e Medici senza Frontiere nell'audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sul disegno di legge C. 2454

di Redazione

“L’Italia deve dotarsi di una legge organica sul diritto di asilo” Amnesty International, ICS – Consorzio italiano di solidarietà e Medici senza Frontiere nell’audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sul disegno di legge C. 2454 I rappresentanti di Amnesty International, Ics – Consorzio italiano di solidarieta’ e Medici Senza Frontiere sono stati ricevuti oggi dalla Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati. Nel corso dell’audizione hanno ricordato le loro gravi preoccupazioni in relazione alle proposte di modifica alla normativa in materia di diritto di asilo. La Commissione sta infatti discutendo il disegno di legge C. 2454 su immigrazione e asilo, già approvato dal Senato della Repubblica (C. 2454). “Il Parlamento deve stralciare la disciplina del diritto di asilo dal disegno di legge governativo e colmare con una legge specifica la grave lacuna legislativa. L’Italia” hanno sottolineato le tre organizzazioni “e’ l’unico tra i paesi dell’Unione Europea a non essersi ancora dotato di una legge organica in materia di asilo, benché questo diritto sia garantito dalla Costituzione e dalla legislazione internazionale”. Le organizzazioni hanno inoltre chiesto alla Commissione Affari costituzionali di spiegare quale effetto avrà sulla tutela dei rifugiati che arrivano in Italia la dichiarazione dello stato di emergenza decretato lo scorso 21 marzo ed effettivo su tutto il territorio nazionale sino alla fine del 2002. “Riteniamo che l’abuso e la strumentalizzazione del diritto di asilo” hanno aggiunto Amnesty International, Ics e Medici Senza Frontiere “non possono essere impediti approvando procedure sommarie e semplificate, che non garantiscono i diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati”. L’Italia deve comunque dotarsi quanto prima di una legge organica che soddisfi almeno i seguenti principi: – tutti i richiedenti asilo devono essere sottoposti a procedure eque e imparziali di valutazione delle loro richieste; – le restrizioni di ingresso nel territorio nazionale non devono ostacolare l’accesso alle procedure per il diritto di asilo; – i richiedenti asilo devono poter ricevere le adeguate informazioni, in una lingua a loro comprensibile, in merito ai loro diritti e doveri e in particolare il corretto orientamento alla procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato; – i richiedenti asilo non devono essere trattenuti al solo fine di esaminare le loro istanze; tutte le richieste di asilo devono essere esaminate in maniera approfondita da autorità indipendenti e specializzate; – l’organismo a cui compete la decisione finale dev’essere composto da esperti di diritto internazionale, specializzati in materia di diritti umani e rifugiati; – il richiedente asilo deve poter comparire personalmente di fronte all’organismo competente a valutare la sua richiesta, e avvalersi della assistenza legale in ogni fase del procedimento; – quando la richiesta di asilo venga respinta, deve essere data una motivazione scritta del rifiuto, con la possibilità di impugnare tale decisione prima dell’espulsione; nessun richiedente asilo deve essere espulso verso un paese terzo in assenza di garanzie sul rispetto dei diritti umani, secondo il principio del non refoulement; – i richiedenti asilo non devono essere arrestati, a meno che non siano incriminati per reati comuni o comunque l’arresto sia consentito dal diritto internazionale; – in tal caso il richiedente asilo detenuto deve essere giudicato quanto dall’organo competente; – nessun richiedente asilo deve essere espulso prima che la sua domanda sia stata esaminata approfonditamente, in ogni caso mai verso un paese che possa a sua volta porre i rifugiati in una situazione di pericolo. .


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