Volontariato

Una Giornata internazionale del volontariato all’insegna dell’unità

A celebrare l’anniversario con un evento a Roma si sono riunite Forum del terzo settore, CSVnet e Caritas. «Senza la persona l’iniziativa non esiste. L’iniziativa civica delle persone è un atto spontaneo che parte delle emergenze del tempo in cui viviamo», ha sottolineato Claudia Fiaschi

di Paolo Biondi

«Uno dei limiti che il volontariato deve superare è che non facciamo rete, bisogna fare squadra». Detto fatto. Così a celebrare la Giornata internazionale del volontariato 2018 si sono presentati uniti il Forum del terzo settore, CSVnet (Associazione centri di servizio per il volontariato) e la Caritas, rispondendo alla sollecitazione di Enzo Costa, coordinatore della consulta volontariato del Forum, avanzata nel corso della giornata sul tema «Quando le persone fanno la differenza», svoltasi a Roma.

La giornata è stata introdotta da Claudia Fiaschi, portavoce del Forum, che ha fatto il punto del settore ad un anno dall’entrata a regime della legge sul volontariato. La portavoce del Forum è passata in rassegna dei valori fondanti del settore: «Senza la persona l’iniziativa non esiste. L’iniziativa civica delle persone è un atto spontaneo che parte delle emergenze del tempo in cui viviamo».


Claudia Fiaschi ha ricordato, elencandoli, il sei obbiettivi entro i quali operare secondo la nuova riforma: «Coesione sociale, la partecipazione e la democrazia, l’inclusione, l’innovazione sociale, l’innovazione istituzionale, economie sostenibili», ed ha concluso il suo intervento ricordando al settore la necessità di puntare sui giovani per innovarsi, tenendo presente che «i giovani si mobilitano con modalità diverse rispetto al passato e che il piano del servizio civile offre una grande occasione per il futuro del volontariato».

Sullo stesso registro l’intervento di Francesco Marsico, della Caritas: «Se vogliamo ricostruire una concezione del volontariato condivisa non si tratta di abbandonare un patrimonio valoriale, ma di inverarlo nella realtà e nella cultura di oggi. La condizione unificante del volontariato è esserci, consapevoli che la vita delle persone non ha i tempi della politica. Bisogna partire dai dati dei cambiamenti profondi con un dialogo con i soggetti sociali per costruire alleanze inedite, lasciando una porta aperta e dialogante sul futuro».

Il richiamo ai valori del volontariato è stato al centro anche della riflessione del presidente del CSVnet, Stefano Tabò, che ha ricordato i vari interventi sul tema da parte della Corte costituzionale in questi anni: «La Corte parla del volontariato come un modo di essere della persona nei rapporti sociali. È una ricchezza che dobbiamo conservare con cura. Essere volontari non vuol dire ricadere in una categoria sociale. Mentre si guarda a questo mondo raccogliendo la pluralità, si deve conservare una cultura del volontariato, che è lo stesso modo di essere al quale richiama anche la Corte costituzionale».

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