Salute

Cina: scandalo sangue infetto, milioni di contagiati

Stando a numerose organizzazioni non governative, gia 1,2 milioni di contadini dello Henan sono malati di Aids

di Gabriella Meroni

Si tratta del ”piu’ grande errore medico di tutti i tempi”: milioni di poveri contadini cinesi spinti a donare il sangue senza nessuna cautela, in un mercato gigantesco di plasma che, secondo le Nazioni Unite, portera’ a 20 milioni di contaminati nel 2010. Lo rivela un’ampia inchiesta del settimanale francese ‘Le Nouvel Observateur’. Secondo le rivelazioni, l’epicentro dell’epidemia e’ la regione dell’Henan, la seconda per numero di abitanti e una delle piu’ povere, dove le autorita’ cinesi hanno cercato fino a quando e’ stato possibile di insabbiare lo scandalo. Nei piccoli villaggi, file infinite di contadini poveri si formavano tutti i giorni per donare il sangue. Senza cautele ne’ per chi riceveva la donazione ne’ per il donatore stesso, che era ”collegato” con un sistema primitivo agli altri nel momento della donazione. Donghu o Wenlou -due localita’ ormai definite ‘villaggi-Aids’- hanno gia’ l’80% della popolazione contaminata da quella che un tempo era definita la ”malattia degli stranieri”. Stando a numerose organizzazioni non governative, gia 1,2 milioni di contadini dello Henan sono malati di Aids. Senza alcuna assistenza sociale, spesso alla fame, i contadini vendevano il loro sangue in un paese ove le riserve sono dieci volte inferiori ai minimi raccomandati dall’Organizzazione mondiale della Sanita’. Intermediari di dubbia affidabilita’ raccoglievano il plasma pagando fra i 7 e i 10 euro a donazione in regioni il cui reddito medio annuo oscilla fra i 200 e i 300 euro. Le siringhe erano praticamente ”in comune”, il sangue -definito ”l’oro rosso” dello Henan- mescolato insieme pur se proveniente da diversi donatori. Lo slogan delle autorita’, ”arricchitevi”, suona ora -con l’Aids dilagante- piu’ sinistro che mai.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA