Welfare

Betlemme: solo i francescani senza acqua né luce

I servizi sono stati ripristinati anche nella maggior parte della zona abitata dai palestinesi. Ma non nella chiesa della Nativit

di Daniela Romanello

Il convento francescano rimane senza luce, né acqua. E, denuncia l?agenzia Fides, è il solo edificio di Betlemme a rimanere in questa drammatica situazione. Nei giorni scorsi l’esercito ha concesso luce (e acqua) alla zona abitata dai greci, dagli armeni, e perfino negli ambienti dove si trova la maggioranza dei palestinesi ricercati dall’esercito. Gli unici a essere ormai senza più un goccio d’acqua per bere o lavarsi sono i frati francescani. Qualche frate si domanda se in questo non vi sia la decisione di punire i frati per le loro posizioni pubbliche. Nell’attesa di una risposta positiva all’approvvigionamento di elettricità e di acqua la Custodia è in contatto continuo col Ministero Israeliano degli Esteri e con il Ministero del Culto. La risposta del Ministero degli Esteri, da due giorni è sempre la stessa: “Sappiamo il problema e lo stiamo trattando”. Il Portavoce della Custodia di Terrasanta, p. David Jaeger commenta: “Ci troviamo con assoluto stupore davanti a questo comportamento inumano. Tutte le nostre suppliche, richieste, appelli sono rimasti inascoltati. Speriamo che l’opinione pubblica mondiale spinga Israele a toni più umani”. Ieri, 10 aprile, l’Ambasciata Israeliana presso la Santa Sede a Roma ha reso pubblica una lettera del Presidente Israeliano Moshe Katsav indirizzata al Papa. In essa si assicurava che “la Chiesa [della Natività] non diventerà un focolaio di ostilità” e che “le nostre forze[armate] continuano ad astenersi da azioni che potrebbero danneggiare la Chiesa o il suo clero”. Interrogato circa queste frasi del Presidente Israeliano, il P. Jaeger ha dichiarato: “Privare i frati dell’acqua non è un gesto ai danni dei religiosi?”.


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