Cultura

Primark, il marchio low cost arriva in Italia

Il 14 aprile inaugura ad Arese il centro commerciale più grande d’Europa. All’interno oltre 200 negozi tra cui il marchio di moda low cost irlandese Primark e uno store Lego. Il sindaco del comune Michela Palestro «sono contenta che Arese sia sotto riflettori per un progetto così importante che ha aperto tanti posti di lavoro per i nostri cittadini»

di Anna Spena

È già iniziato il countdown per l’apertura del centro commerciale più grande d’Europa. Che aprirà infatti le porte al pubblico giovedì 14 aprile nel comune di Arese, provincia di Milano. È sorto al posto dell’ex stabilimento dell’Alfa Romeo e all’interno ci saranno un ipermercato, ristoranti, caffè, un centro diagnostico, un polo sportivo e oltre 200 negozi. Tra questi ad incuriosire i futuri clienti uno store firmato Lego e, non di meno, il famosissimo marchio di moda irlandese low cost Primark, che con un punto vendita di 5mila metri quadri fa il suo ingresso nel mercato italiano. «Siamo elettrizzati per questo lancio di Primark in Italia», ha commentato Jermaine Lapwood, design controller dell’azienda. «E non vediamo l’ora di presentare ai clienti la nostra collezione Spring-Summer 2016». Lo store italiano del marchio Primark, che pure aveva una sezione produttiva al Rana Plaza, edificio commerciale di otto piani che crollò a Savar, un sub-distretto nella Grande Area di Dacca, capitale del Bangladesh, si svilupperà su due piani, e avrà 63 camerini, 46 casse e sale di relax con divani e connessione wi-fi gratuita. L’intero negozio darà lavoro a 400 persone. Sarà sicuramente questo lo store che desterà più attenzione e porterà giovani da tutti Italia a visitare il centro commerciale di Arese. A farlo suppore una pagina Facebook che conta già 4.428.693 like e il fatto che il sito italiano di Primark per ora non ha ancora predisposto una sezione apposita per e-Commerce. In quest’ottica diventa però importate confrontarsi con il luogo in cui si va ad operare.


«Non dimentichiamo», spiega Michela Palestra, sindaco di Arese, «che tra lo stabilimento dell’Alfa Romeo e il centro commerciali con Primark e gli altri negozio c’è una storia di mezzo: la storia di un luogo abbandonato che non era disponibile per i cittadini». Gli obiettivi da raggiungere sono diversi. «In primo luogo», continua Michela Palestro, «vogliamo che l’aria riviva con il centro commerciale, che sia anche riqualificata la zona dell’ex pista di prove e che si attivino nuovi posti di lavoro per i nostri cittadini».

C’è soddisfazione nella voce del sindaco del comune. «Capire che Arese è sotto i riflettori per un progetto così importante e di grande prestigio ci fa piacere. Ma abbiamo comunque, anche noi, le nostre preoccupazioni. Di fatto Arese è un comune di 19mila abitanti circa. Io lo chiamo un “gioiello con uno sviluppo orizzontale”. La tipologia abitativa è caratterizzata da tanto verde; quindi le preoccupazioni sono legate al fatto che la qualità della vita che si ha adesso non cambi in futuro. Stiamo però già lavorando a piani di urbanistica da attuare soprattutto nelle fasi iniziali di apertura del centro commerciale dove ci aspettiamo una grande affluenza. In ogni caso, ci sono già stati dei risvolti positivi in tutta la questione. Nell’accordo firmatario è stato stabilito che il 40% delle assunzioni per il centro commerciale venissero da Arese e Lainate, comune adiacente. In realtà quel dato è già stato superato».

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