Cultura

M.O. : gli appelli dei vescovi europei

Una sintesi dei messaggi di alcuni presuli per la pace in Medio Oriente e contro il risorgere dell'antisemitismo in Europa

di Daniela Romanello

Germania. L’arcivescovo di Monaco, mons. Friedrich Wetter ha osservato come in Terra Santa “si sperimenti quanto il potere accechi di fronte ai diritti e alle richieste dell’altro e l’abuso porti morti e distruzioni”. Per il vescovo bavarese Johannes Friedrich, Ariel Sharon “sembra non aver altro pensiero che la demoralizzazione dei Palestinesi” e l’obiettivo di farne espatriare il maggior numero possibile credendo “di poter giungere al proprio obiettivo con la violenza”; uguale condanna per gli attentati suicidi e la conclusione che la situazione non potrà cambiare fino a che “i sobillatori e gli apostoli della violenza avranno la parola da entrambe le parti”. Messaggio di pace anche dal card . Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale, secondo il quale “la preoccupazione per la pace deve iniziare da subito”, perché “nel cuore dell’uomo nascono prima l’estraneità, lentamente l’avversione e infine l’odio”. Un invito ai cristiani, affinché fungano da modello, giunge anche dal card. Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia. Francia. Mons. Jean Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux, a nome dei vescovi francesi condanna i gravi attentati contro alcune sinagoghe. “In questi ultimi giorni – scrive il presidente della Conferenza episcopale francese – sono stati perpetrati attentati contro diverse sinagoghe in Francia, a Lione, a Marsiglia, a Strasburgo. Le comunità ebraiche sono ferite al cuore nei loro luoghi di culto più cari. Toccare una comunità, qualunque essa sia, nella sua sensibilità religiosa e nella sua fede è un atto particolarmente grave che colpisce come una frustata in pieno volto la nostra vita democratica. Condannando con la più grande fermezza questi attentati, la Chiesa cattolica in Francia esprime la sua profonda simpatia e la sua solidarietà alle comunità ebraiche”. Dello stesso avviso anche il Consiglio delle Chiese cristiane di Francia che in un comunicato esprime condanna per l’attacco ai luoghi di culto ebrei e chiede che “i diversi responsabili politici, compresi quelli francesi, si mobilitino per la pace”. Analogo appello è stato lanciato anche dal Consiglio delle Chiese cristiane di Strasburgo. Inghilterra. Condanna della violenza israeliana e palestinese dalla Conferenza episcopale inglese secondo la quale è “improrogabile la decisione dei leader delle due comunità di rinunciare a raggiungere i loro scopi con l’uso della forza” ed è sempre più necessario “raddoppiare gli sforzi da parte della comunità internazionale per garantire ai palestinesi uno Stato libero e ad Israele la sicurezza”. L’appello dell’episcopato inglese fa proprio il testo della risoluzione 1402 dell’Onu in cui si invitano i due contendenti ad “un immediato cessate il fuoco ed al ritiro israeliano dai Territori”. Il comunicato dei vescovi termina con l’invito alla preghiera per tutte le vittime della violenza. Italia. Un pellegrinaggio in Terra Santa “per entrare nella logica della coesistenza e della reciproca accettazione”: questo lo scopo principale della delegazione di giovani partita per la Terra Santa il 22 marzo scorso e guidata da mons. Giuseppe Andreozzi, direttore dell’Ufficio Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese. I giovani hanno incontrato il leader palestinese Yasser Arafat ed esponenti del Governo israeliano ai quali hanno rilanciato l’appello alla pace. Il viaggio è stato anche l’occasione per portare solidarietà alla minoranza cristiana dei Luoghi Santi. “E’ indispensabile ? aveva detto il card. Camillo Ruini, presidente dei vescovi italiani, aprendo i lavori del Consiglio permanente l’11 marzo scorso ? che tutti i Paesi in grado di influire sulle parti in conflitto esercitino concordemente la più forte e determinata pressione per riportarle al tavolo del negoziato”.


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