Famiglia
Diapsi piemonte
Per affrontare il dramma della malattia mentale le famiglie hanno fatto rete
DIAPSI Piemonte – Difesa
ammalati psichici onlus
via Sacchi, 32 – 10128 Torino
tel.011.546693 -fax 011.5186080
diapsi@arpnet.it – www.sospsiche.it
Fondata nel 1988
Presidente: Maria Luisa Gentile
Diapsi nasce dall?incontro di due madri in ansia per lo stesso dramma, la malattia mentale del figlio: da allora sono state tante le famiglie piemontesi, desiderose di confrontare le reciproche esperienze, che hanno messo piede nella sede dell?associazione, a due passi dalla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova.
Diapsi si occupa di molti casi in cui il nucleo familiare, pur alla ricerca disperata di un aiuto, tende spesso a minimizzare o a non ammettere l?insorgere della malattia. Da una normale depressione adolescenziale si passa sempre più spesso a stati di totale abbandono psichico, che sfociano poi in diverse forme di delirio autodistruttivo, senza che la famiglia sia preparata a reagire.
Il disorientamento dei familiari del disabile mentale e la difficoltà del personale medico a soddisfare il bisogno d?aiuto delle famiglie coinvolte, sono il campo d?azione in cui operano i volontari di Diapsi. Maria Luisa Gentile, presidente e fondatrice, accusa il mondo politico di non saper interpretare correttamente il ruolo delle associazioni. Indispensabili nel soccorrere fattivamente i malati e le loro famiglie per le quali, ad esempio, Diapsi organizza corsi di risocializzazione, basati su attività come la cucina, la musica, un laboratorio teatrale, l?uso di personal computer e un servizio di telefono amico, gestito da alcune volontarie.
Quest?associazione esercita forti pressioni sulle istituzioni cittadine e regionali, denunciando per esempio la grave crisi che attanaglia da tempo i Csm (Centri di salute mentale) della Regione Piemonte.
Consapevole del muro d?indifferenza che la gente prova per le malattie mentali, Diapsi ha ricevuto in questi giorni un regalo particolare dall?agenzia pubblicitaria Armando Testa: una campagna pubblicitaria mirata. Enormi manifesti campeggiano sui muri del capoluogo piemontese lanciando un emblematico messaggio «Il malato psichico ha solo la sua famiglia: non lasciatelo solo!».
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