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Lavoro: nuovi strumenti e possibilit

In via di pubblicazione il decreto legislativo che dà nuovi incentivi al lavoro in cooperativa e in franchising

di Antonietta Nembri

Autoimpiego e autoimprenditorialità due parole che ora hanno un contenuto e delle possibilità reali. Possibilità e incentivi che vengono previsti dal decreto legislativo, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 12 aprile di quest’anno e del quale è attesa a giorni la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di uno strumento che favorisce la creazione e lo sviluppo di imprese sociali, in quanto le misure previste dall’articolo 51 della legge 448, che ha esteso i benefici previsti dalla legge 44 alle cooperative sociali di tipo B, sono state, infatti, confermate in questo D.lvo e in particolare al capo IV del titolo 1 che ha posto le norme sulle cooperative sociali sullo stesso piano delle altre storiche a favore dell’autoimprenditorialità nei settori della produzione dei beni, dei servizi alle imprese, dei servizi alle persone e in agricoltura. Il decreto legislativo è l’attuazione della delega conferita al Governo dall’articolo 45, comma 1 della legge 144/99. Uno strumento che raccoglie tutti gli altri del settore: questo vuole essere il decreto legislativo sull’autoimprenditorialità e l’autoimpresa che ha tra i suoi criteri ispiratori il sostegno all’impresa sociale. E ciò cercando anche di promuovere l’imprenditorialità e la professionalità dei soggetti svantaggiati. Tra gli obiettivi che si è posto il decreto: favorire la creazione e lo sviluppo dell’imprenditorialità, anche in forma cooperativa; promuovere la formazione imprenditoriale e la professionalità dei nuovi imprenditori; agevolare l’accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile; promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi. Ma anche favorire la creazione e lo sviluppo dell’impresa sociale e la promozione dell’imprenditorialità e della professionalità dei soggetti svantaggiati. Il compito operativo di provvedere alla selezione ed erogazione delle agevolazioni, anche finanziarie e all’assistenza tecnica dei progetti e delle iniziative presentate è stato affidato a Sviluppo Italia Spa. Tra le novità vi sono, per quanto riguarda le modalità per favorire l’autoimpiego, la realizzazione di microimprese e il franchising. Come sottolineano gli addetti di Sviluppo Italia, realtà sorta per aumentare le potenzialità già espresse da Ig, la società per l’imprenditorialità giovanile, l’innovazione della normativa consiste, soprattutto per la cultura imprenditoriale italiana, nell’idea del franchising. La normativa mira a incentivare l’autoimpiego e quindi a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e la qualificazione della professionalità di soggetti di qualsiasi età, purché maggiorenni e privi di occupazione. Si tratta di favorire un “ingresso facilitato” al lavoro per tutti quei soggetti che abitano nei territori ricompresi all’interno degli obiettivi 1 e 2 dei programmi comunitari: il sud Italia e una certo numero di comuni del Centro nord. Sviluppo Italia sarà garante tra il franchisor e il franchisee, i soggetti interessati dovranno presentare dei progetti che verranno selezionati. Il vantaggio del franchising consiste nella possibilità, per chi vuole fare impresa, di appoggiarsi su delle reti già collaudate e con l’appoggio dell’ex Ig avere delle agevolazioni che permettano un approccio facilitato al nuovo lavoro. Si pensa che questa nuova opportunità possa essere operativa dal prossimo autunno, in quanto, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto legislativo saranno approntate, entro 90 giorni, le disposizioni attuative con i criteri e le modalità di concessione degli incentivi (Informazioni possono essere ottenute al numero verde di Sviluppo Italia 800. 020044 o al sito www.igol.it) Con questa nuova normativa, chi vuole fare impresa ha ora la possibilità di poter scegliere e, soprattutto, ha il vantaggio di avere a che fare con un unico riferimento legislativo e non più con una selva di codici e codicilli. Per quanto riguarda invece le misure in favore delle cooperative sociali, cui è dedicato il capo IV della nuova normativa che riprende quanto stabilito dalle precedenti normative portando comunque a una semplificazione delle procedure. Ma, soprattutto per le cooperative sociali viene sottolineato come le misure riguardino sia quelle di nuova creazione sia quelle già operanti e che presentano dei progetti innovativi relativi alla produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato o dell’industria ovvero relativi alla fornitura di servizi a favore delle imprese appartenenti a qualsiasi settore. «Un vantaggio» sottolinea Fiammetta Panizza responsabile del settore cooperative sociali di tipo B dell’Ig, «è che nel decreto legislativo si trova un completamento della legge 44/86, la quale si riferiva ai settori tradizionali, ora invece possono essere ricompresi tutta una serie di servizi compresi quelli turistici e di nuova tecnologia». (A. Ne.)


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