Salute

«Mia moglie e mio figlio non sono più qui, ma io parto con loro. Accompagnatemi».

La straordinaria forza d'animo di Christian Cappello, 39 anni: il 2 aprile 2016 partirà da Bassano Del Grappa per 10 mesi e 4mila chilometri a piedi nell'Italia dei piccoli borghi e dei centri specializzati nella cura alla fibrosi cistica, nei quali porterà empatia e donazioni raccolte. "Il 29 dicembre scorso ho perso per complicanze durante la gestazione Marta e Leonardo, ora devo impegnarmi a non sentirmi solo e a fare del bene agli altri", spiega Chris, autorevole blogger di viaggi

di Daniele Biella

Questa è una di quelle vicende umane che mai vorresti sentire: due persone si amano, stanno per diventare una famiglia a tre, all’improvviso una delle due, con il figlio in grembo, raggiunge il cielo. A soli 35 anni, Marta Lazzarin era in ospedale, al sesto mese di gravidanza, quando se n’è andata con il piccolo Leonardo. Era il 29 dicembre 2015. E sulla terra ora rimane lui, Christian Cappello, 39 anni, che a Bassano Del Grappa, dopo 10 anni vissuti a Londra e un giro del mondo appena concluso proprio con la sua metà, si è trovato a iniziare il 2016 da persona distrutta, con un bivio davanti a sé: passare notti e giorni a urlare contro il cielo, o ripartire da zero, o meglio da zero più infinito, perché “noi cammineremo sempre insieme”. Quello stesso “noi” che Chris – nome con cui è chiamato da tutti – ripete quasi a ogni inizio di frase: una catarsi in piena coscienza, nella quale il tempo non può tornare indietro, ma il futuro è tutto da giocare.

“Non posso stare fermo, in silenzio. Ho bisogno di camminare, incontrare persone, condividere”. È una delle due certezze che Chris ha in testa: l’altra è partire. Blogger di successo nel pianeta dei globetrotters – “sei anni fa noi, al ritorno in Italia, avevamo ideato blogdiviaggi.com”, oggi punto di riferimento per chi viaggia e fonte di reddito per lui, oltre alle consulenze come esperto di social media, mestiere con cui aveva fatto carriera a Londra – è anche un camminatore tutto d’un pezzo. E in questo tragico domani tutto da affrontare e reinventare, il 2 aprile 2016 Chris metterà le scarpe da trekking e per 10 mesi, 4mila chilometri, non si fermerà se non per riposare, incontrare persone o visitare reparti di ospedali e cliniche specializzate dedicate alla fibrosi cistica, “soprattutto nelle stanze in cui ci sono bambini, che fin da piccoli possono soffrire molto a causa della malattia”.

Christian si dà agli altri, vuole arrivare “nel profondo del cuore dell’Italia”, e porta a compimento il viaggio che aveva a mente di fare con Marta – “lei sarebbe venuta a tappe, dopo la nascita del bimbo” – per portare sollievo ai bambini malati. “Viaggio perché prima di tutto fa bene a me stesso, e poi credo se fai qualcosa di bello per gli altri, prima o poi il bene ti ritorna”. È splendido quello che sta accadendo da quando ha comunicato le sue intenzioni: “mi chiamano da tutta Italia, offrendo alloggio, dicendo che al mio passaggio organizzeranno cene di raccolta fondi, tanti volontari mi stanno aiutando a organizzare il sito dedicato al viaggio, gli spostamenti e le tappe, tutto”. E’ appena nata la onlus a cui chiunque può donare, si chiama Marta4kids. “Ho già preso i contatti con 27 centri medici dove mi fermerò a passare del tempo con i piccoli pazienti, a giocare con loro, nel frattempo parteciperò a ogni iniziativa che le stesse strutture avranno preparato”. Un movimento di solidarietà che, senza alcun clamore, lavora sull’empatia portando ai massimi livelli l’umanità, un toccasana in tempi bui come questi. “L’obiettivo principale è raccogliere donazioni per curare la fibrosi cistica, ma il viaggio servirà anche per dare visibilità a molti piccoli borghi d’Italia nei quali ho intenzione di fermarmi e raccontare nel blog”. Un sito che in questi giorni si sta riempiendo di ottimi strumenti sia per Chris che per chi lo seguirà: “c’è un elenco di ogni luogo in cui starò, con le tappe dei primi tre mesi che sono già fissate: da Bassano andrò in senso antiorario per Verona, Milano, Torino, poi a sud verso Genova fino a Napoli, ancora piu giù per poi risalire sulla costa orientale”. Ci sarà anche un applicazione che permetterà a chiunque di sapere l’esatta posizione in cui si trova Chris in qualsiasi momento, “e chi vuole camminare un tratto con me è il benvenuto”, sottolinea. L’impressione è che saranno in tanti, ad affiancarlo, anzi ad affiancarli: tutti e tre, padre, madre e bambino, spiriti liberi che la vita terrena ha diviso ma il cuore conserva uniti per sempre.

Sabato 2 aprile saranno in centinaia per le vie di Bassano del Grappa, a iniziare con lui una nuova vita. Il sindaco ha già chiuso al traffico le strade che Chris userà per uscire dalla città, al suo fianco avrà gli amici dediti come lui al Nordic Walking, i gruppi locali del Cai, Centro alpino italiano, gli scout, il coro cittadino: ci sarà musica, gioia, emozione che vuole superare il dolore, trasformandolo in ben altro. Ci sarà vita. Buon viaggio Chris, Marta e Leonardo.


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