Volontariato

Volontari, una nuova casa a Milano

È stata aperta in zona sud dal Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta. Sono 236 tra uomini e donne, specializzati nelle uscite di Unità di Strada, a garantire un servizio sanitario operato da medici e infermieri con un Ambulatorio mobile. Nella nuova sede spazio anche all’arte grazie all'intervento di Patrick Tuttofuoco

di Redazione

Il nome evoca una lunga storia: Cisom sta in fatti per Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, un ordine religioso laicale che è stato fondato a Gerusalemme poco dopo l’anno mille. I tempi sono decisamente diversi e oggi il Cisom è un’organizzazione impegnata in interventi di protezione civile e su progetti di carattere sociale.

Cisom significa oggi 4561 volontari, tra i quali si contano anche personale specializzato come, tra gli altri, 475 medici, 286 infermieri e 58 psicologi. Il Cisom è organizzato per gruppi territoriali in 150 sezioni operative: a questo proposito settimana scorsa a Milano è stata inaugurata la nuova sede, situata nella zona sud della città, dove, in accordo con il Comune ambrosiano i volontari del Cisom (a Milano sono 236) concentreranno in particolare le loro attività. «Dal 2017 il Comune ci ha assegnato la zona Sud, dalla Stazione di Rogoredo a quella di Lambrate» spiega il capo Gruppo di Milano, Carlo Settembrini. «Il nostro Gruppo, nelle uscite di Unità di Strada, è tra i pochi soggetti a offrire anche un servizio sanitario operato da medici e infermieri: questa nostra caratteristica ci ha convinto a effettuare una campagna di raccolta fondi per acquistare e allestire un Ambulatorio Medico Mobile, che presentiamo oggi grazie alla generosità dei donatori e che consentirà di prestare un servizio sempre migliore a chi vive per strada, anche attraverso l‘ausilio di sanitari con diverse specializzazioni».

I volontari Cisom escono tre volte alla settimana per le strade della zona assegnata di volta in volta in coordinamento con il Comune di Milano, portando cure sanitarie, coperte, viveri. In stretta collaborazione con la città si monitora la situazione di ogni utente, cercando di inserirlo in un dormitorio o in una casa di accoglienza.

Durante il periodo invernale, oltre al servizio consueto, i volontari contribuiscono a turno alla gestione dei dormitori, dove è distribuito anche un pasto serale. Inoltre il Gruppo di Milano ha da sempre dedicato grande attenzione alla formazione dei volontari in campo sanitario e logistico, organizzando corsi ed esercitazioni. Alla presentazione della nuova sede è intervenuto anche l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino che ha sottolineato come «stando ai dati dell’Istituto per la Ricerca Sociale, dal 2011 a oggi Milano è diventata la città che mette più risorse a sostegno del reddito, contrasto alla povertà e lotta all’emarginazione. Ciò nonostante abbiamo sempre più la necessità di migliorare quello che facciamo, per uscire dalla logica dell’aiuto in emergenza e per scommettere davvero sulla promozione effettiva della persona».

La nuova sede è stata anche arricchita dall’intervento di un artista, che è frutto di una riflessione sulla natura stessa del progetto solidale dell’organizzazione. Patrick Tuttofuoco, l’artista prescelto, ha immaginato delle grandi mani intrecciate realizzate con tubi di neon coloratissimi. «Quest’opera vuole essere un portale d’ingresso in una dimensione dove coloro che sono pronti ad agire e aiutare trovano il supporto e il sostegno per farlo», ha detto l’artista.

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