Mondo

Movimento Consumatori, contro il TTIP raccolta di firme e manifestazione

Una partnership «portata avanti in modo opaco e segreto» contro cui l’associazione lancia una petizione sulla piattaforma Progressi.org e una mobilitazione nazionale che si terrà a Roma il 7 maggio

di Vittorio Sammarco

È un atto d’accusa preciso: secondo molte associazioni (tra le quali il Movimento Consumatori) il trattato di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti d’America, TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), lanciato nel luglio 2013, e «portato avanti in modo opaco e segreto» dalla Commissione europea e dall’Amministrazione statunitense in vista di una sua possibile conclusione a fine 2014, «disegna un quadro di pesante deregolamentazione dove l’obiettivo principale non saranno tanto le barriere tariffarie, già abbastanza basse, ma quelle non tariffarie, che riguardano gli standard di sicurezza e di qualità di aspetti sostanziali della vita di tutti i cittadini: l’alimentazione, l'istruzione e la cultura, i servizi sanitari, i servizi sociali, le tutele e la sicurezza sul lavoro».

In sostanza: «Con l’alibi di un’omogeneizzazione delle normative e la falsa illusione di risollevare l’economia dell’Europa, si assisterà ad una progressiva corsa verso il basso in cui saranno i cittadini e l’ambiente a farne principalmente le spese in un processo che porterà alla progressiva mercificazione di servizi pubblici e di beni comuni. Un rischio che viene tenuto sottotraccia a causa di trattative svolte a porte chiuse, sotto la forte pressione delle lobby delle industrie private senza un coinvolgimento efficace dei parlamenti e del congresso e senza che i cittadini vengano adeguatamente informati».

Per contrastare questi obiettivi, allora, è appena stata lanciata sulla piattaforma Progressi.org, la nuova operazione di pressione su sindaci, presidenti di Regione e parlamentari italiani, per mettere “fuori legge” il TTIP dalle nostre città. Con l’hashtag #fuorittip, la “Campagna Stop TTIP Italia chiede a tutti i comitati, gli attivisti, e i cittadini preoccupati per l’impatto del trattato transatlantico, di sottoscrivere questa petizione e di farla girare il più possibile.

«Il TTIP – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – è qualcosa di più di una semplice trattativa di liberalizzazione commerciale, perché rischia di completare l’opera di deregolamentazione di interi settori economici, rafforzando il potere delle grandi corporation su cittadini e sulle loro nazioni (ad esempio, permettendo che una Paese debba pagare risarcimenti a una multinazionale se adotta una legge di tutela ambientale considerata restrittiva). Chi ha più da perdere è l’Europa a tutto vantaggio delle multinazionali USA».

Quindi «Vogliamo che l’adesione dell’Italia al TTIP sia discussa in ogni consiglio comunale e che ogni Comune esprima la propria preoccupazione e opposizione al trattato, come molte altre città europee e italiane hanno già fatto».

Le firme saranno consegnate ai sindaci, ai presidenti di Regione, ai parlamentari nazionali ed europei del territorio – in base al CAP dei sostenitori – in vista della mobilitazione nazionale contro il TTIP del 7 maggio 2016 a Roma.

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