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Educazione finanziaria? A ottobre si fa al parco
L’Associazione di Volontariato Migranti e Banche organizza corsi domenicali all’aperto su risparmio e gestione di un bilancio famigliare
La domenica in modo particolare, se è una bella giornata, si va al parco per correre, per leggere, per passeggiare, per trovarsi con gli amici e per tanti altri motivi.
In questo ottobre, Mese dell’Educazione Finanziaria, il parco diventa anche il luogo dove si parla di risparmio e più precisamente della sua gestione.
La scorsa domenica, a Roma, nel parco di Colle Oppio a pochi passi dal Colosseo, una ventina di donne provenienti dall’America Latina e da tempo stabilitesi nella Capitale, si sono date appuntamento per apprendere come si redige un bilancio familiare.
A spiegare come catalogare in maniera efficace e funzionale le voci delle entrate e quelle delle uscite è stata Adriana Coletta, coadiuvata da Alicia Ida Escobar Chicaiza e Antonella Panetta, dell’Associazione di Volontariato Migranti e Banche.
Così, in una bella domenica di sole, i giardini pubblici di Colle Oppio, che in epoca romana ospitavano fastose dimore, si sono trasformati in un’aula a cielo aperto dove sono state prese in esame le spese correnti e quelle occasionali, si è analizzata la possibilità di intervenire per limare le uscite, si è discusso sull’eventualità di incrementare le entrate.
È sufficiente «un quaderno ed una penna, un po’ di pazienza e di costanza ed è possibile tenere sott’occhio la finanza famigliare», non occorre «stressarsi annotando anche le piccole spese», risparmiare «non vuol dire privarsi di qualcosa», questi sono stati soltanto alcuni dei concetti sui quali è stato impostato il ragionamento.
Oculatezza nelle spese, accortezza nella gestione del denaro, lotta agli sprechi specie alimentari sono i temi sui quali le donne hanno concentrato le loro riflessioni. Come ha notato Rachel, proveniente dall’Ecuador e da molti anni in Italia «a volte al supermercato ci lasciamo prendere dalla voglia di comprare, abbiamo preso il male degli europei che coprano il cibo per buttarlo e questo non va bene».
Non poteva mancare, trattandosi di migranti, un discorso sulle rimesse di denaro ovvero su quell’importante porzione di risparmio che dall’Italia viene spedito ai familiari rimasti nel paese di origine. Un flusso che, per quanto riguarda il corridoio Italia-America Latina, ha registrato nel 2016, per i soli canali ufficiali, oltre 200 milioni di euro verso il Perù e quasi 131 verso l’Ecuador. Al riguardo è stata sottolineata l’importanza del corretto utilizzo della rimessa che si ottiene soltanto quando questa è adoperata in impieghi utili e produttivi; concetto, questo, che deve essere ben chiaro soprattutto a chi riceve il denaro.
Il gruppo di donne ha partecipato a questa particolare pomeriggio al parco con entusiasmo e molte sono state le domande anche sui prodotti bancari solitamente utilizzati quali i conti correnti e le carte prepagate.
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