Non profit

Donazione d’organi, 18,8 donatori per milione di abitanti, nel 2002 saliamo al V° posto in UE

V° edizione delle Giornate nazionali della donazione d'organi, in programma dal 7 al 14 aprile, con eventi in tutt'Italia. Domenica in campo anche la serie A

di Redazione

Diecimila italiani in lista d’attesa per un trapianto. Più di 7 mila hanno bisogno di un rene, erano 6.99 lo scorso anno. Sono 1.362 ad aspettare un fegato, quasi 800 un cuore ‘nuovo’ e 242 un polmone. E ogni giorno, uno di loro perde la vita perché questi organi, in grado di salvarli, non arrivano. Ma il 2002 si apre con un record positivo per l’Italia Promuovere la cultura della donazione e del trapianto è l’obiettivo della V edizione delle ”Giornate nazionali”, in programma dal 7 al 14 aprile, con eventi in tutt’Italia. A promuovere l’iniziativa, presentata oggi in Campidoglio a Roma, sono le Associazioni dei pazienti in attesa e dei trapiantati (Aned, Acti, Antf), dei donatori e volontari (Aido e Associazione Marta Russo) e la rete italiana delle Città sane. ”I pazienti in lista per un trapianto – ammette Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionali trapianti – sono lievemente aumentati rispetto al 2001. In media, aspettano 2 anni e 8 mesi. Le metà, pero’, è in lista da meno di un anno e 8 mesi e questo dovrebbe essere il tempo da non superare”. Come invece accade in alcune regioni meridionali, per esempio la Campania dove, denunciano le associazioni, trascorre anche un anno per entrare in lista e a 60 anni d’età si viene cancellati. Il 10% dei pazienti, ogni anno, muore aspettando un fegato o un cuore che sostituiscano il proprio. ”Donare gli organi – ribadisce Aureliana Russo, mamma di Marta, a cui e’ dedicata l’Associazione Marta Russo – è un grande gesto d’amore che aiuta non solo chi e’ in attesa di un trapianto, ma anche i familiari dei donatori”. Ad augurarsi che la cultura della donazione metta radici profonde nel nostro Paese è anche il sindaco di Roma, Walter Veltroni, presente alla presentazione delle Giornate nazionali. ”Non è un bel gesto, ma un dovere civile”, afferma, annunciando che nella capitale partirà una campagna di sensibilizzazione in tutti i luoghi di aggregazione. Durante la prossima settimana, iniziative e manifestazioni sono previste in tutt’Italia, con il coinvolgimento di Comuni, Province, comunità montane e Regioni. Una sorta di ‘gara’ per coinvolgere più cittadini possibili. Quest’anno, le regioni ‘capofila’ sono Sicilia e Liguria. Domenica 7 e 14 aprile le principali piazze della Penisola ospiteranno centinaia di gazebo, dove medici, associazioni, volontari e trapiantati risponderanno alle domande della popolazione e distribuiranno materiale informativo. I cittadini riceveranno anche le ‘Donorcard’, per esprimere la propria volontà sulla donazione degli organi presso le Asl. In campo per i trapianti anche il mondo dello sport. Domenica 7, i giocatori di A e B indosseranno la bandana della manifestazione, mentre domenica successiva toccherà invece alla serie C e agli atleti del basket, del volley e del ciclismo. Sempre domenica 14 in tutte le parrocchie sara’ celebrata una messa con un’animazione liturgica, i cui attori saranno malati, donatori e volontari. Non solo. Tante altre le manifestazioni da Nord a Sud. Domenica 7 aprile, a Venezia si svolgerà la ‘Vogada per la vita’, un corteo acqueo sul Canal Grande, da S. Lucia a S. Marco, mentre il 14 si potrà assistere a regate veliche a Napoli e a Palermo. Se non c’é il mare, si corre in città, con la la Stramilano, domenica alle 9.00 da piazza del Duomo, e con una serie di maratone in moltissimi altri centri. Infine concerti, spettacoli e convegni, uniti dallo slogan ‘trapianto è una parola che vale una vita’. Con 18,8 donatori per milione di abitanti nei primi mesi del 2002, l’Italia ‘strappa’ il quinto posto in Europa. Ancora lontana dalla ‘generosissima’ Spagna (33,6 per mln), ma ormai ben al di sopra della media del vecchio continente. Un successo impensabile 10 anni fa, quando i donatori effettivi erano 329. Sono invece più di 1.000 nel 2002, se le previsioni del Centro nazionale trapianti saranno confermate a fine anno. Questi i dati diffusi oggi per la presentazione delle ‘Giornate nazionali donazioni e trapianti’, in programma dal 7 al 14 aprile. Sulle 25mila manifestazioni di volonta’ arrivate finora, 3 italiani su 4 donerebbero i propri organi dopo la morte. Nel 2001, in Italia, i donatori (17,1 per mln) sono cresciuti del 12,3% rispetto al 2000. E continuano ad aumentare. ”Speriamo di arrivare a fine anno – sottolinea soddisfatto Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti – con gli stessi, positivi dati registrati fino a marzo 2002”. In cima alla classifica c’é la Provincia di Bolzano, con 53 donatori per mln, piu’ del doppio rispetto al 2001, seguita da Toscana (37,5), Liguria (36,5), Lombardia e Veneto (26). Bene anche Abruzzo e Molise, passati da 13,1 donatori per mln nel 2001 a 24,5, in linea con le Regioni del Nord. In Sicilia le donazioni sono aumentate del 371%, da 2,8 per mln nel 2000 agli attuali 7,8, più che nel resto d’Italia. Fanalino di coda ancora Campania (6 donatori per mln) e Calabria (4,8). In crescita, parallelamente, anche il numero dei trapianti. Nel 2001 ne sono stati eseguiti 1.447 di rene, 792 di fegato (il 50% in più negli ultimi 4 anni), 316 di cuore, 79 di pancreas, 62 di polmone e 5 di intestino.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA