Volontariato

Progetto No SprecOr, a Oristano ridistribuito il cibo invenduto di gastronomie, bar e ristoranti

Inaugurato oggi un locale per lo stoccaggio giornaliero del cibo donato da diverse attività commerciali della città sarda, che verrà ridistribuito a persone e famiglie in difficoltà. Un modo per contrastare la povertà e lo spreco. Previste agevolazioni fiscali per le imprese che offrono le proprie eccedenze

di Redazione

In occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, questa mattina è stato inaugurato a Oristano un locale per lo stoccaggio giornaliero del cibo invenduto e donato da diverse attività commerciali della città, che verrà ridistribuito a persone e famiglie in difficoltà economica segnalate dai Servizi sociali. L'iniziativa nasce nell'ambito del “Progetto No SprecOr”, grazie alla collaborazione di diverse associazioni di volontariato e alla generosità di alcune imprese del territorio.

L’intento è quello di dare un contributo al contrasto della povertà e dello spreco alimentare, e di creare una rete di solidarietà con forti sinergie tra gli enti del Terzo settore, le istituzioni locali e il settore privato. Per perseguire questo scopo, l’associazione Domus Oristano OdV ha ottenuto un finanziamento del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali partecipando a un bando della Regione Sardegna e insieme ad altre associazioni del territorio – Cittadinanzattiva Sardegna, Associazione Volontari pro Carceri, Caritas diocesana Oristano, OSVIC e Rotary Club Oristano – si è prefissata diversi obiettivi: promuovere nella cittadinanza la cultura del rispetto e recupero del cibo; potenziare i servizi di sostegno alimentare a favore delle fasce deboli della popolazione con l’allestimento di un locale di raccolta, stoccaggio e distribuzione del cibo avanzato da ristoranti, mense, tavole calde, rosticcerie, gastronomie e attività similari; avviare un confronto con i referenti degli enti locali, per l’attivazione di uno sconto sulla TARI per le imprese che donano il cibo in coerenza con la legge n. 166/2016.

I primi passi sono già stati fatti: l'allestimento del locale per lo stoccaggio, la pubblicazione di un opuscolo che riassume le agevolazioni fiscali previste per le imprese che donano le proprie eccedenze, ma soprattutto le diverse imprese cittadine che hanno già aderito all’iniziativa e doneranno il cibo invenduto al Progetto No SprecOr, dando prova di una grande generosità soprattutto in un momento come questo in cui, proprio le imprese del comparto bar e ristorazione, sono tra le più penalizzate.

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