Formazione
Sette famiglie per ogni minore adottabile
In Italia quasi 30mila bambini vivono senza famiglia, perché rendere le adozioni tanto difficili? È un concetto che si sente ripetere da più parti. Ma è una premessa sbagliata. In realtà fra i minori che vivono in comunità solo 1.397 sono stati dichiarati adottabili (anno 2014). E per ognuno di essi c'erano 6,91 famiglie disponibili all’adozione. I numeri sono simili ogni anno: eppure al 31 dicembre 2013 nelle comunità c'erano 779 minori adottabili ancora senza famiglia.
«Adottare un bambino è molto difficile, eppure nel nostro Paese quasi 30mila bambini vivono senza famiglia»: l’affermazione, alla lettera, è tratta dal servizio trasmesso domenica sera dalle Iene, ma è il concetto è il medesimo che in questi giorni si sente ripetere da più parti. Spesso è la premessa che su cui poggiano, a cascata, determinate prese di posizione nel dibattito sulla riforma della legge sulle adozioni. Il problema è che questa premessa è sbagliata. Con alcune realtà che lavorano ogni giorno con questi “bambini senza famiglia” abbiamo messo insieme un quadro più preciso: si tratta di Agevolando, Cismai, Cnca, Cncm, Progetto Famiglia e Sos Villaggi dei Bambini onlus, che già lo scorso anno avevano promosso la campagna “5 buone ragioni per accogliere i bambini che vanno protetti”.
I numeri
I quasi 30mila bambini di cui si parla sono i 28.449 bambini e ragazzi che vivono temporaneamente fuori famiglia (dati Ministero Lavoro e Politiche Sociali, al 31 dicembre 2012): questo non significa che essi non abbiano una famiglia né tantomeno che siano adottabili. Di quei 28.449, 14.255 sono in comunità e 14.194 in affido familiare. Tolti i minori in affido a parenti (che quindi sono ancora in famiglia, seppure intesa in senso allargato) e i neomaggiorenni in prosieguo amministrativo, più correttamente possiamo dire che in Italia ci sono 20.684 minori temporaneamente fuori dalla loro famiglia d’origine.
I minori fuori famiglia sono più o meno rispetto a quanto accade in altri Paesi europei?
L’Italia è fra i Paesi europei analoghi che meno ricorre all’allontanamento. In Italia i minori fuori famiglia sono 2,8 per mille della popolazione 0/17 anni, in Francia sono 9 per mille, in Germania 8 per mille, nel Regno Unito 6 per mille, in Spagna 4 per mille. Culturalmente però sarebbe opportuno provare a guardare le cose anche da un altro punto di vista: l’allontanamento di un minore dalla sua famiglia è un mettere in protezione i bambini che nel loro contesto famigliare subiscono gravi violazioni dei loro diritti.
Quanti di questi 28.449 minori fuori famiglia sono adottabili?
Nel 2014 secondo i dati forniti dalle Procure, sono stati dichiarati adottabili 1.397 minori, di cui 278 abbandonati alla nascita (nel 2013 erano 1.429 e dieci anni prima erano 1.064). Secondo i dati Istat, al 31 dicembre 2013 nei servizi residenziali c’erano 779 minori adottabili.
Quante coppie disponibili ad adottare ci sono in Italia per ogni minore adottabile tramite adozione nazionale?
Le domande di adozione, nel 2014, sono state 9.657, un numero in calo ma comunque moltissime rispetto al numero dei minorenni dichiarati adottabili ogni anno in Italia: per il 2014, il rapporto è di 6,91 famiglie disponibili all’adozione per ogni bambino dichiarato adottabile. Il sistema quindi non ha bisogno di ulteriori famiglie adottive quanto di famiglie adottive disponibili ad accogliere ragazzi grandicelli, con bisogni speciali, oppure di famiglie affidatarie o di supporto.
Parlando di minori fuori famiglia e di comunità educative per minori, si adombra spesso il sospetto di un “business”: quanto costa un giorno in comunità?
Gli standard gestionali e strutturali a cui le comunità devono attenersi sono definite da atti formali delle Regioni e tutte le comunità sono sottoposte a controlli periodici per verificare il mantenimento dei criteri di qualità strutturali e gestionali. Secondo la stima fatta dai promotori della campagna #5buoneragioni, il costi di gestione di una comunità di 8 ragazzi implica un costo giornaliero per ospite di 151 euro, di cui 118 afferibili alla sola voce costi del personale. Immaginando dei risparmi possibili, si può scendere fino a 121 euro al giorno, non di meno, pena la qualità del servizio.
Quanti minori ci sono in ogni comunità?
Le comunità educative che accolgono minori fuori famiglia (hanno nomi diversi a seconda delle regioni) sono 3.192 in Italia e hanno in media 6,7 ospiti (dati Autorità Garante Infanzia e Adolescenza), al di sotto quindi anche di quanto previsto dalla legge che prevede un massimo di 10 posti più 2 di pronto intervento: la comunità è ormai una casa, non un “istituto” ma un luogo pensato per offrire una dimensione “familiare”.
Le rette sono a carico dei Comuni: qual è la retta media che viene corrisposta?
Si va dai 118 euro medi del Veneto e dell’Emilia Romagna ai 69,5 di Roma: possiamo dire che la media italiana si aggira sui 100 euro. Le rette vengono pagate dietro presentazione di fatture e rendicontazione delle presenze ai Comuni. Il costo annuo dei minori in comunità è complessivamente di circa 547 milioni di euro, mentre con una retta adeguata dovrebbe essere di 826 milioni di euro: significa che i Comuni stanno risparmiando circa 280 milioni di euro l’anno.
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