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Israele a Onu: no a ritiro subito e osservatori solo Usa

L'ambasciatore israeliano presso l'Onu, Lancry ha ribadito che il ritiro delle truppe non sarà immediato. E una volta raggiunto un accordo, Israele accetterà alcuni osservatori ma solo americani

di Paolo Manzo

L’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Jehuda Lancry, ha dichiarato al Consiglio di sicurezza che Israele non intende ritirarsi immediatamente dai
territori palestinesi.

Sabato il consiglio aveva approvato la risoluzione 1402 in cui si chiede l’entrata in vigore del cessate il fuoco ed il ritiro israeliano. Israele non si ritirerà, ha detto Lancry, finché non saranno smantellate le infrastrutture terroristiche ed il governo israeliano non riceva “chiari segni” dai palestinesi della volontà di far entrare in vigore il cessate il fuoco.

Il Consiglio di Sicurezza aveva deciso di incontrare, la scorsa notte, separatamente i rappresentanti israeliano e palestinese. “Il Consiglio ritiene che questa sia una forma migliore per avere una reale discussione sulle difficoltà del rispetto della risoluzione piuttosto che un dibattito retorico” ha spiegato l’ambasciatore britannico Jeremy Greenstock, sottolineando che, convocando i diplomatici, il Consiglio intendeva dare un segnale forte della sua volontà di veder applicata la risoluzione.

E’ durato circa tre ore l’incontro con Lancry, che ha definito “molto positivi” i colloqui. Poi è stata la volta dell’inviato palestinese, Nasser al-Kidwa, che ha detto di avere il sostegno di tutti i paesi arabi per la bozza di una nuova risoluzione in cui si chieda l’immediato ritiro israeliano. E la Siria, unico paese arabo dei 15 del Consiglio, è pronta a sostenere la risoluzione.

E’ contro la Siria che Lancry ha puntato il dito, accusando Damasco di destabilizzare il confine fra Libano ed Israele sostenendo il movimento degli Hezbollah. L’ambasciatore israeliano ha consegnato una lettera del ministro degli Esteri, Shimon Peres, in cui si chiede al segretario generale Kofi Annan di comunicare a Siria e Libano che altri attacchi dei “terroristi hezbollah” potranno provocare “conseguenze allarmanti” per il Medio Oriente.

Ribadendo il sostegno israeliano alla risoluzione 1397 e alla richiesta di cessate il fuoco della 1402, Lancry ha ribadito che il ritiro delle truppe non sara’ immediato. E si è detto disposto, una volta raggiunto un accordo finale, ad accettare “alcuni osservatori” che potranno però essere solo americani, ha aggiunto ricordando l’opposizione israeliana agli osservatori internazionali.

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