Non profit

Formazione e lavoro, doccia fredda dall’Unione europea

Le imprese italiane dovranno restituire le agevolazioni per le assunzioni con contratti di formazione lavoro

di Giulio D'Imperio

Ancora una bocciatura da parte della Corte di giustizia europea sulle agevolazioni previste dall?Italia per le assunzioni effettuate con contratti di formazione e lavoro (Cfl), nel periodo successivo al novembre 1995. Con la sentenza del 7 marzo 2002, la Corte Ue ha deciso che le imprese italiane che hanno posto in essere tali rapporti di lavoro, sono obbligate a restituire le agevolazioni di cui hanno usufruito. L?unica possibilità di evitare questa beffa è quella di opporsi invocando il caso di ?circostanze eccezionali?, che dovrà essere valutato dal giudice italiano. è opportuno ricordare che la sentenza della Corte di giustizia europea riguarda la causa C-310/99 posta in essere dall?Italia contro una decisione della Commissione europea del 2000, che aveva ritenuto incompatibili gli aiuti previsti dal governo italiano a favore dei Cfl con gli aiuti comunitari. è chiaro che se non si riuscirà a trovare a breve una soluzione per questo problema, moltissime aziende saranno in netta difficoltà con notevoli e gravi ripercussioni sul mercato del lavoro italiano già in preda, da anni, a una crisi che sembra irreversibile.


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