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M.O. Betlemme vietata anche alle ambulanze

I feriti rischiano di morire dissanguati. Ancora incerta l'identità del sacerdote ucciso

di Redazione

I feriti rischiano di morire dissanguati a Betlemme, la città santa della Cisgiordania invasa questa mattina dalle forze militari israeliane, perché nessuna ambulanza può circolare, neanche quelle della Croce rossa internazionale. Lo denuncia il primario dell’Ospedale di Betlemme, Peter Qumri. ”Questa mattina tre uomini sono stati colpiti nel centro della città – ha detto il dottor Qumri – ci hanno chiamato, ma non possiamo fare niente. Non abbiamo potuto curare neanche un solo ferito”. Davanti all’ospedale, alla periferia della citta’, passano in continuazione carri armati diretti al centro, ha aggiunto il medico. Ci sono voci di feriti nel convento, dove è stato ucciso un prete, e di una suora ferita anche nel convento dei Maroniti, ma è impossibile avere conferme. La città è deserta, nessuno può azzardarsi ad uscire, ha aggiunto Qumri: ”Ho detto ai familiari dei feriti di chiamare un medico che abita proprio accanto a dove i soldati hanno sparato, ma non è potuto andare a prestare soccorso”. Nell’Istituto dei salesiani a Betlemme, i militari hanno sfondato una porta posteriore, ma non ci sono stati incidenti, ha detto all’Ansa Don Bruno. ”Stanno sparando dovunque, ci hanno detto anche sulla piazza della Mangiatoia (davanti alla Basilica della Nativita’) – dice Don Bruno – non era mai successa una cosa simile, mai, neanche durante la guerra del 1967”. Don Bruno non ha potuto dare informazioni sul prete ucciso, perché non è riuscito a mettersi in contatto con il convento: ”Non sappiamo niente, il telefono squilla a vuoto. Non siamo in grado di confermare nessuna notizia”.

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