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Malta, donate uova di Pasqua ai richiedenti asilo
«In occasione della Pasqua sentiamo il bisogno di rinnovare la resilienza e inviare un messaggio di speranza alle persone vulnerabili che vivono situazioni difficili e provano sentimenti di tristezza e smarrimento», dice Regina Catrambone, cofondatrice e direttrice dell'organizzazione umanitaria Moas. «La nostra donazione è solo un piccolo gesto per mostrare solidarietà ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Speriamo così di offrire un momento di gioia condivisa e far loro sapere che sono curati e sostenuti»
di Redazione
«Anche quest'anno il mondo festeggia una Pasqua diversa dalle altre», scrive in una nota l'organizzazione umanitaria Moas. «La festività è segnata non solo dalle sofferenze della popolazione ucraina, ma anche dal terribile terremoto in Turchia e in Siria, nonché dall'aumento dei flussi migratori, che negli ultimi mesi ha provocato centinaia di vittime in mare: bambini, donne e uomini che hanno rischiato tutto per fuggire da conflitti e persecuzioni, in cerca di sicurezza. Con l'avvicinarsi della Pasqua, rimaniamo impegnati nella missione di portare aiuto e assistenza alle persone più vulnerabili in ogni modo possibile. Oltre alle nostre operazioni in corso in Ucraina, Yemen, Somalia e Bangladesh, assistiamo anche i richiedenti asilo residenti a Malta, che si trovano lontani dai loro cari e stanno attraversando momenti difficili. Abbiamo ha donato 115 uova di Pasqua di cioccolato con sorpresa a famiglie, minori non accompagnati e adulti residenti nei centri di accoglienza in coordinamento con Awas – Agenzia per il benessere dei richiedenti asilo – Peace Lab e il centro Osanna Pia».
«In occasione della Pasqua», dice Regina Catrambone, cofondatrice e direttrice dell'organizzazione, «sentiamo il bisogno di rinnovare la resilienza e inviare un messaggio di speranza alle persone vulnerabili che vivono situazioni difficili e provano sentimenti di tristezza e smarrimento. La nostra donazione è solo un piccolo gesto per mostrare solidarietà ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Speriamo così di offrire un momento di gioia condivisa e far loro sapere che sono curati e sostenuti. I miei più sinceri ringraziamenti vanno a tutti i donatori e sostenitori che hanno reso possibile tutto questo. Buona Pasqua a tutti».
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