Mondo

In una lettera la proposta per la Risoluzione dei conflitti nel Mondo

Nel corso dell’VIII convegno nazionale di Reti della carità, Maria Grazia Guida si è espressa, a nome delle tante realtà di accoglienza e ascolto che da anni operano anche come costruttori di pace, per una forte iniziativa di richiamo alle istituzioni e alle organizzazioni internazionali. La richiesta è di interventi immediati nella risoluzione dei conflitti in corso, nella considerazione che occorra un cambiamento delle coscienze perché armi chiamano armi e guerra chiama guerra.

di Redazione

Nel corso dell’VIII convegno nazionale di Reti della carità (Roma, 19 giugno 2023), Maria Grazia Guida (nella foto a sinistra) si è espressa, a nome delle tante realtà di accoglienza e ascolto che da anni operano anche come costruttori di pace, per una forte iniziativa di richiamo alle istituzioni e alle organizzazioni internazionali. La richiesta è di interventi immediati nella risoluzione dei conflitti in corso, nella considerazione che occorra un cambiamento delle coscienze perché armi chiamano armi e guerra chiama guerra.

Il Comitato Promotore della Cooperation Peace Academy, insieme al gruppo dei sottoscrittori del Manifesto dell’Accademia, il 19 giugno 2023 ha inviato una Lettera aperta ai Capi di Stato e di Governo, ai Regnanti, ai Capi delle Organizzazioni Internazionali, alla società civile e alle Autorità religiose del mondo, contenente una Proposta per la Risoluzione dei Conflitti nel Mondo: in via sperimentale nel Conflitto Russia-Ucraina

Il documento parte dalla consapevolezza del desiderio dei cittadini e delle cittadine del mondo di vivere in Pace, in Democrazia, senza distinzioni di razza, di età, di professione e di religione. Persone che dicono sì alla Pace, sì alla Convivenza, alla costruzione del benessere e della felicità per tutte le nostre comunità.

La proposta nasce dalla considerazione e dalla certezza che:

● tutti i conflitti, se non evitati con azioni preventive, debbono avere termine mediante l’intervento dell’Unico Organismo idoneo e delegato al mantenimento della Pace e della Sicurezza Internazionale: le Nazioni Unite;

● tutti i contendenti dei vari conflitti sparsi sul globo hanno diritto a vivere in pace, così come i loro popoli hanno diritto alla propria autodeterminazione, simbolo di libertà e di scelte democratiche;

● si rende necessario un immediato intervento delle Nazioni Unite per dirimere tutti i conflitti, a partire anche da quelli presenti nelle nazioni europee.

Si chiede quindi alle Nazioni Unite, per mezzo del proprio Segretario Generale e del Consiglio di Sicurezza, di intervenire come previsto dalla carta Costituzionale ONU agli art. 1 e art. 2., attraverso le seguenti azioni:

● Preparazione di una forza militare, civile ed amministrativa, composta da Nazioni che non hanno preso parte all’attuale belligeranza Russo-Ucraina;

● Contenimento, con lo scopo di limitare l'espansione e l'intensità del conflitto per mezzo o meno della forza;

● Protezione delle attività umanitarie;

● Creazione, controllo e amministrazione di aree belligeranti e occupate, che intanto vanno restituite alle forze delle Nazioni Unite;

● Separazione forzata dei contendenti creando zone demilitarizzate;

● Liberazione di territori occupati, ottemperando al mandato internazionale, ripristinando la sovranità nazionale nei territori occupati, da amministrare e gestire sino alla loro totale ricostruzione materiale, amministrativa e sociale;

● Attivazione della Banca Mondiale e della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo sviluppo;

● Appena possibile promuovere l’autodeterminazione dei popoli attraverso gli strumenti consentiti dalla Carta delle Nazioni Unite.

L’Accademia per la Cooperazione e la pace

È un’organizzazione che nasce dalla volontà e dall’azione di un Comitato Promotore, presieduto da Gaetano Visalli (Segretario Generale della Agenzia Internazionale per la Cooperazione e la Pace) che promuove la costituzione di più Accademie nel mondo, per la costruzione dei valori della pace nel mondo e per incentivare la cooperazione tra i popoli.


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