Mondo

Undici palestinesi uccisi da palestinesi

Succede anche questo nel kaos mediorientale. Che, in un giorno, muoiono 11 palestinesi uccisi da loro "fratelli". Il motivo? Essere ritenuti dei "collaborazionisti"

di Paolo Manzo

Undici “collaborazionisti” palestinesi sono stati uccisi oggi in diversi episodi in Cisgiordania, secondo quanto riferisce il sito on line di Ha’aretz. A Tulkarem, due uomini mascherati sono entrati in un edificio dell’intelligence palestinese e hanno ucciso otto presunti collaborazionisti che vi erano detenuti. I loro corpi sono stati poi trascinati in strada davanti a centinaia di persone. Gli agenti dell’intelligence di guardia all’edificio se ne erano andati, dopo aver saputo che tank israeliani si dirigevano verso la città. In precedenza i corpi di altri tre presunti collaborazionisti sono stati trovati a Kalkilia e a Betlemme. Yiad Abu Ishad, 20 anni, e Walid Radwan, 22, sono stati trovati cadaveri, crivellati di pallottole, in una strada di Kalkilia. Secondo fonti della sicurezza palestinese, i due uomini, arrestati un anno fa con l’accusa di collaborazionismo, sono stati uccisi dalle loro guardie. A Betlemme, il corpo di Mahmood Rahamie, 21 anni, è stato trovato presso la piazza della Mangiatoia. Con un comunicato indirizzato alle forze di sicurezza palestinesi, le Brigate dei Martiri di Al Aqsa hanno rivendicato l’uccisione dell’uomo, affermando di averlo visto inviare informazioni via e-mail agli israeliani. Subito dopo l’omicidio, sono arrivati sul posto cameramen di agenzie internazionali. A terra c’era il morto, con gli occhi bendati e le mani legate dietro la schiena, accanto degli uomini armati. Questi ultimi hanno inizialmente permesso di riprendere la scena, ma poi hanno sequestrato rullini fotografici e cassette video. “Vi riterremo personalmente responsabili se queste immagini appariranno” -hanno minacciato gli uomini armati.


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