Sostenibilità

Friuli Venezia Giulia, Fedriga tace sui temi ambientali

Legambiente Fvg e Wwf delegazione Fvg hanno sottoposto delle domande ai quattro candidati alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia. Di questi, solo Massimiliano Fedriga, attuale presidente, non ha dato alcuna risposta

di Veronica Rossi

In Friuli Venezia Giulia il 2 e il 3 aprile si vota per rinnovare presidente e consiglio regionale. Legambiente Fvg e Wwf delegazione Fvg hanno posto dieci domande ai candidati su temi ambientali di estrema rilevanza per la regione. Dei quattro candidati – Massimo Moretuzzo (centrosinistra), Massimiliano Fedriga (centrodestra), Alessandro Maran (terzo polo) e Giorgia Tripoli (insieme liberi) – solo l'attuale presidente ha preferito non dare risposte alle questioni sollevate dalle due organizzazioni.

Le domande riguardavano la road map verso la neutralità climatica, le azioni di contrasto della siccità e incendi, che la scorsa estate hanno colpito in maniera pesante la regione, la riduzione del consumo di suolo e aumento della ritenzione idrica dello stesso, un nuovo piano di governo del territorio, che integri le risposte alla crisi climatica, l’estensione delle aree protette, più natura in città e negli ambienti dediti all’agricoltura, soluzioni secondo natura della gestione fluviale. Tra le questioni poste, anche quella del turismo invernale «oltre la neve». Argomento, questo, abbastanza scottante per l’attuale amministrazione, incalzata dalle associazioni ambientaliste sul finanziamento di nuove piste da sci e impianti di risalita, in un epoca in cui le precipitazioni nevose sono sempre meno e sempre più in alto. Ai candidati, inoltre, è stato sottoposto il tema della formazione e dell’aggiornamento delle competenze utili ad accompagnare la transizione energetica.

«Dalle risposte ottenute da tre dei candidati alla presidenza della regione si può evincere un notevole interesse nei confronti delle emergenze ambientali che la nostra regione sta già affrontando», si legge nel comunicato congiunto di Legambiente Fvg e Wwf Fvg, «e anche una spiccata attenzione verso i rischi connessi con gli eventi climatici estremi presenti e in crescita nel futuro. […] Spiace davvero l’assenza delle risposte da parte dell’attuale Presidente Fedriga, che, benché sollecitato, ha ritenuto di non rispondere alle domande: ci sarebbe piaciuto conoscere anche da lui i programmi utili, ad esempio, nella gestione delle purtroppo tante emergenze che si profileranno in regione a partire da questa estate con la siccità e gli incendi o la conferma o meno di nuovi impianti da sci».

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