Famiglia

Hong Kong: sciopero della fame contro la deportazione di minori

Lo stanno attuando decine di famiglie accampate in un parco: sono residenti da anni nel territorio, ma i loro figli domenica saranno trasferiti d'autorità nella Cina continentale

di Daniela Romanello

Decine di famiglie che dalla Cina continentale si sono trasferite ad Hong Kong stanno facendo lo sciopero della fame per protesta contro la decisione delle autorità locali di negare ai loro figli la residenza nell?isola e ?deportarli? entro domenica prossima nel continente. I manifestanti, attualmente accampati in un parco nel centro di Hong Kong, fanno parte di un gruppo di diverse migliaia di cinesi trasferitisi ad Hong Kong che lottano da anni senza successo affinché ai propri figli sia concessa la residenza. Adesso l?amministrazione locale ha disposto che i minori (si calcola siano in tutto circa 7mila) rientrino ?volontariamente? nella Repubblica popolare cinese. Se non lo faranno, verranno deportati e saranno sottoposti a giudizio nel continente. Tuttavia molti sembrano intenzionati a non rispettare le disposizioni. Dal primo giugno 1997, giorno in cui l?isola è tornata sotto il controllo di Pechino al termine di 155 anni di dominio inglese, i trasferimenti di residenza dalla Cina continentale ad Hong Kong sono diventati uno dei problemi principali di questa ex colonia. Il governo locale, infatti, dice di temere una sorta di invasione da parte dei cinesi del continente. Nell?agosto 2000 un gruppo di persone che chiedeva la residenza ha cercato di darsi fuoco per protesta negli uffici per l?immigrazione. Uno dei manifestanti ed un funzionario pubblico sono rimasti uccisi. Lo scorso gennaio il ?Tribunale dell?appello finale?, massima istanza giudiziaria dell?isola, ha accettato la richiesta di soli 200 sui 5.114 immigrati cinesi che chiedevano il permesso di stabilirsi legalmente nel territorio, scatenando le proteste degli interessati.

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