Welfare
Sicilia, c’è un neonato tra i 12 ivoriani accolti a Santa Caterina
La richiesta di ospitare 5 famiglie nel centro Sai gestito dall’associazione Don Bosco 2000 è arrivata nei giorni scorsi su segnalazione del nucleo crisi sbarchi. L’impegno del sindaco Giuseppe Ippolito: «Lavoriamo perché la nostra comunità favorisca questo processo di accoglienza reciproca, oltre ogni difficoltà»
L’associazione Don Bosco 2000 ha accolto nel nuovo centro Sai di Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta, 12 persone di nazionalità ivoriana, appartenenti a 5 nuclei familiari, su segnalazione del nucleo crisi sbarchi e per il tramite del servizio centrale, organo ministeriale competente per gli inserimenti in accoglienza. L’accoglienza avviene a qualche settimana dalla proroga del decreto di finanziamento di ulteriori 2066 progetti Sai (Sistema accoglienza integrazione) del settembre scorso.
«Tra loro è arrivato anche un neonato di 4 mesi che abbiamo accolto con grande tenerezza soprattutto pensando alla strage di Cutro in cui molti, troppi hanno perso la vita», dichiara Roberta La Cara, direttrice dell’area ricerca e sviluppo dell’Associazione, «questa giovane vita che ce l’ha fatta insieme ai suoi genitori lascia un barlume di speranza per intraprendere un nuovo percorso di vita, come molte altre volte abbiamo fatto con centinaia di giovani accolti nelle nostre case».
Nei giorni precedenti l’arrivo delle famiglie, Don Bosco 2000 ha selezionato l’equipe multidisciplinare di progetto, composta da giovani professionisti del territorio, che saranno affiancati dal più maturo staff del Sai di Villarosa, che presta accoglienza all’interno di beni confiscati alla criminalità organizzata. Contestualmente, sono state prese in locazione due abitazioni in disuso che verranno destinate all’ospitalità. «Il progetto Sai non vuole essere autoreferenziale», continua La Cara, «ma contribuire allo sviluppo socioeconomico del territorio che accoglie. Perciò è previsto l’avvio di convenzioni con gli esercizi commerciali e con le associazioni del luogo». Una grande collaborazione, quella con l’ente locale, titolare del progetto, che ha messo a disposizione alcuni locali all’interno del municipio per le attività di ufficio.
«Questa è una partita tutta da giocare, lavorerò affinché la nostra comunità favorisca questo processo di accoglienza reciproca, oltre ogni difficoltà», dichiara il sindaco di Santa Caterina, Giuseppe Ippolito, mentre ricorda il momento in cui il piccolo neoarrivato si è buttato tra le sue braccia, «in quel momento mi sono sentito come se fosse stato lui ad accogliere me».
Nella foto in apertura a cura di Don Bosco 2000: le cinque famiglie accolte al centro Sai di Santa Caterina Villarmosa
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