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L’Agenzia onlus? Prima intervista al presidente Lorenzo Ornaghi

Il professore messo alla guida del neonato organismo di promozione anticipa il suo programma

di Gabriella Meroni

La finestra del suo ufficio si affaccia su un cortile di quelli che a Milano non ci sono quasi più: silenzioso, fitto di alberti altissimi, circondato da palazzi che hanno più finestre che tegole. Si capisce che il professor Lorenzo Ornaghi, da poco presidente operativo dell?Agenzia per le onlus, è un uomo che ama lavorare nel silenzio e nell?efficienza dell?istituto di cui è direttore, l?Alta scuola di Economia e relazioni internazionali dell?università Cattolica di Milano. Un luogo ovattato, protetto da spesse mura e percorso dai passi silenziosi di appena 40 studenti. Eppure si sta abituando a ben altro: alla precarietà, alla confusione, alla provvisorietà. Perché l?Agenzia oggi ha malapena una sede, e neppure un telefono. Una situazione paralizzante, se si pensa che ai suoi 11 componenti guardano tutte le organizzazioni del Terzo settore italiano. Ma Ornaghi sembra tranquillo, e ce lo immaginiamo con lo stesso aplomb anche quando è costretto a telefonare al Comune per chiedere che qualche usciere vada ad aprire i locali in cui l?agenzia ha sede, vicino a piazza Duomo. Vita: Spaventato, professore? Lorenzo Ornaghi: No, solo un po? stanco. Lei non ha idea di che mole di lavoro mi è piovuta addosso nelle ultime settimane… Vita: Quali sono i suoi obiettivi da presidente dell?Agenzia? Ornaghi: Sono quelli che la legge ci affida: prima di tutto promuovere il settore. Non siamo un organo di Stato che controlla il privato, ma un elemento di raccordo tra Terzo settore e istituzioni. Un compito che richiederà un lavoro di ascolto di chi lavora sul campo, per capire quali sono i problemi e i desideri del Terzo settore. Credo che ci si aspetti questo, dall?agenzia. Vita: Come pensa di iniziare questo processo? Ornaghi: La mia idea è quella di organizzare incontri con le realtà non profit più rappresentative e diffuse. Per conoscerci. Poi, tra qualche mese, si potrebbe organizzare un?iniziativa comune nazionale, una conferenza in cui l?agenzia incontra e ascolta il Terzo settore. Non sarà facile, ma speriamo di riuscirci. Dobbiamo innanzitutto chiarire chi siamo e dove vogliamo andare. Vita: Il ministro Maroni ha le idee chiare, in proposito: vorrebbe che l?Agenzia si trasformasse in una vera Authority. E lei? Ornaghi: Il passaggio ad Authority annunciato dal ministro è segno della sua volontà, che accolgo con piacere, di rafforzare la nostra indipendenza. Ma la mia sensazione è che ora sia più importante cominciare a fare, ad agire. L?efficienza di un organismo la si misura nella prassi, e io non so ancora se questa struttura è sufficientemente flessibile per assolvere a tutti i propri compiti, che secondo la legge sono molti, ampi e generici. Vita: Finora l?aAgenzia si è riunita quattro volte, di cui solo due ufficialmente. Su che cosa state lavorando? Ornaghi: Su due temi: le fondazioni e la revisione della legge quadro sul volontariato, la 266. Ci sono due gruppi di lavoro interni che produrranno dei documenti; alla fine, se ne discuterà insieme e sarà la maggioranza a prendere posizione. Vita: Andiamo con ordine: le fondazioni. Si discute se l?Agenzia abbia o no competenza anche su questi enti. Ornaghi: I punti da dirimere sono tanti. Io sono convinto che all?interno delle fondazioni ci debba essere una forte rappresentanza del Terzo settore. Se mi chiede però come si collocano le fondazioni rispetto all?Agenzia, rispondo che non lo so perché non ho gli elementi per giudicare. Mi fido di chi è più competente di me. Anche se posso anticipare che all?interno dell?Agenzia il dibattito è molto acceso. <><> Veniamo alla legge sul volontariato: come mai avete pensato di occuparvene? Ornaghi: Ci sono state delle sollecitazioni da parte di chi nell?Agenzia è a più diretto contatto con il volontariato e che ha ritenuto di dover proporre alcune modifiche alla normativa attuale. D?altra parte è una nostra prerogativa quella di essere ?antenne? sensibili, in grado di captare quello che si muove a livello legislativo. Per questo auspico che al più presto ci possano giungere contributi da parte delle associazioni: vorrei che fossero loro a suggerirci quali temi affrontare. Vita: A proposito: se oggi un?associazione volesse rivolgersi a voi, cosa dovrebbe fare? Ornaghi: Per ora niente? non abbiamo neanche un telefono. Vorrei aprire un sito Internet, ma non saprei come retribuire chi lo realizzasse, con quali fondi e attraverso quali procedure. I miei interlocutori sono molteplici: una parte del personale arriva dalla presidenza del Consiglio, un?altra dal Comune di Milano e da altre amministrazioni. Sto aspettando i vari distacchi? Bisogna avere pazienza. Vita: Molti attendono da voi un pronunciamento sulla nuova legge che regola l?impresa sociale. Il ministro Maroni vi ha incaricato di produrre un parere? Ornaghi: Sì, e noi attendiamo di leggere il testo del governo. Ma sono incerto che questo sia un tema di nostra competenza: credo anzi che abbia ragione Gian Paolo Barbetta quando dice che non ci riguarda. E poi il governo non è un?amministrazione pubblica, quindi non è tenuto a chiederci un parere obbligatorio. Se, per dare risalto al nostro ruolo, il ministro ci chiedesse un parere su tutti i settori del Welfare a noi farebbe piacere, ma non sarebbe mai vincolante. È una specie di consulenza. Vita: C?è un?altra prerogativa dell?Agenzia per cui c?è attesa: quella ispettiva, di controllo. Come pensate di muovervi? Ornaghi:< a="" leggere="" l?elenco="" delle="" nostre="" attribuzioni,="" ci="" servirebbe="" un="" esercito="" di="" ispettori.="" dobbiamo="" vigilare="" sulle="" raccolte="" fondi,="" segnalare="" alle="" autorità="" i="" casi="" di="" violazione="" e="" di="" abuso="" della="" pubblica="" fede,="" e="" collaborare="" all?applicazione="" di="" norme="" tributarie,="" anche="" se="" c?è="" già="" il="" ministro="" delle="" finanze="" che="" lo="" fa.="" si="" tratta="" di="" un="" potere="" ispettivo="" enorme,="" attivo="" e="" passivo,="" che="" ci="" obbliga="" non="" solo="" a="" muoverci="" in="" seguito="" a="" segnalazioni="" esterne,="" ma="" anche="" a="" prendere="" iniziative.="" nel="" caso,="" ad="" esempio,="" si="" verificasse="" una="" palese="" violazione="" della="" fede="" pubblica,="" tipo="" quella="" di="" wanna="" marchi,="" tanto="" per="" dire,="" potrebbero="" accusarci="" di="" non="" essere="" stati="" abbastanza="" attenti.="" mi="" chiedo:="" ne="" abbiamo="" le="" forze?="">Vita: Quando sarete operativi al 100 per cento? Ornaghi: Noi siamo potenzialmente operativi su tutto. Ma cosa interessa di più alla gente? Sapere quando saremo operativi o che cosa farà l?agenzia? Vita: Tutte e due, credo? Ornaghi: Allora mettiamola così: spero di individuare al più presto qual è la funzione in cui l?Authority è più utile al non profit, per attivarla immediatamente. Mi interessa capire cosa possiamo fare di utile subito, ma non lo so ancora. Anzi, dico a chi lavora in questo settore di farcelo sapere: nei primi tempi non potremo fare miracoli ma lo sforzo di lavorare con e per il non profit c?è. Di questo potete stare certi.


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