Formazione

Quando l’Oratorio incontra Internet

Un libro, un sito Internet e ora un “punto di incontro”: ovvero il “Club di Letizia” dedicato alla lesione cerebrale infantile.

di Antonietta Nembri

Un libro, un sito Internet e ora un ?punto di incontro?: ovvero il ?Club di Letizia? dedicato alla lesione cerebrale infantile. Una realtà nata quasi ?per caso? come sottolinea Simona Bellini, mamma di Letizia e, con il marito Antonio Costanzo, fondatrice del sito internet. «Nel 1996 quando ho pubblicato libro sulla storia di mia figlia», racconta Simona Bellini «ho iniziato a essere contattata da moltissimi genitori che vivevano la mia stessa esperienza e che hanno fatto di tutto per conoscermi. È stata in questa occasione che mi sono resa conto dell?esigenza di parlare e di condividere tra genitori le nostre paure, speranze, conoscenze». Ma quale mezzo utilizzare? Come potersi incontrare? «Proprio in quel periodo l?altra mia figlia era in Canada e avevamo iniziato a utilizzare Internet per tenerci in contatto. Così è nata l?idea di creare un sito in rete», spiega Simona Bellini. «Grazie al libro sono stata contattata da un sito letterario di autori che ci hanno offerto gratuitamente uno spazio. Poi nel dicembre del ?97 la cosa, ovvero il Club di Letizia, è esplosa». Il fatto è che moltissimi genitori di bambini cerebrolesi utilizzano la rete per trovare notizie, informazioni, anche perché la rete non ha censure, il rischio di naufragare in mezzo a centinaia di informazioni è comunque reale. Dal dicembre ?97 sono stati oltre 20 mila i contatti, dal febbraio di quest?anno è cambiato il modo di registrare gli ingressi nel sito, per cui vengono contati solo quelli nella home page che a oggi sono oltre quattromila.
In questi due anni l?attività del Club di Letizia si è ampliata, oltre alle testimonianze, agli appelli, sono apparse altre pagine che hanno ampliato il campo di azione del sodalizio: dal forum sulla scuola, uno dei punti cruciali per la crescita relazionale di un bambino cerebroleso, alla segnalazione di incontri, congressi e altri avvenimenti legati allo studio delle lesioni cerebrali infantili. Da alcuni mesi è stato attivata anche una pagina per i volontari. «Dal sito non arrivavano più solo gli appelli, le domande e le testimonianze delle famiglie, ma nella nostra e-mail trovavamo anche i messaggi di persone che si mettevano a disposizione», afferma Simona Bellini. «L?esperienza del Club sta crescendo sempre di più ed è anche per quello che dopo un luogo ?virtuale? di incontro abbiamo pensato di realizzarne uno ?reale?». Nasce così nel luglio scorso il ?punto di incontro? per ora solo a Roma, dove viene ospitato nell?oratorio San Filippo Neri alla Garbatella. Una delle esigenze che sono sempre emerse è appunto, per i genitori e le famiglie, quella di potersi confrontare incontrare con altri, uscire dall?isolamento che si viene a creare. «Uno dei nostri scopi», conferma Simona Bellini «è quella di aiutare i nostri figlia a uscire di casa ad avere una vita sociale il più normale possibile. E c?è anche da considerare il fatto che una migliore qualità di vita dei nostri figli è una migliore qualità di vita anche per noi».
Il Club di Letizia sta cambiando nome, diventerà il ?Club della Letizia?, in modo da mantenere da un lato la memoria dell?inizio e dall?altra di dare un segnale di cambiamento, visto l?ampliamento delle attività. È inoltre in preparazione anche un incontro dedicato all?integrazione scolastica che si terrà al Punto di incontro nel mese di dicembre con la presenza di esperti e tecnici. «Intendiamo proseguire con gli incontro dandoci un tema per incontrare degli esperti», annuncia Simona Bellini «Ma non solo, vorremmo anche coinvolgere le aziende produttrici di giocattoli per bambini da zero a tre anni, per sensibilizzarle sul fatto di segnalare anche le aree per cui il gioco è utile».
Antonietta Nembri

Nome CLUB DI LETIZIA
INdirizzo c/o Oratorio San Filippo Neri via Delle Sette Chiese – Garbatella 00145 – Roma
INTERNET http://club.it/letizia
E-mail simo.tony@flashnet
refereNTE Simona Bellini
Scopo Offrire una migliore qualità di vita ai piccoli con lesioni cerebrali
ANNO di nascita 1997

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