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Ostia, apre “Spazio Futuro” per promuovere i talenti dei giovani

Apre ad Ostia lo “Spazio Futuro”, un centro dedicato alle ragazze e ai ragazzi tra i 16 e i 24 anni finalizzato a promuovere i talenti, costruire percorsi di crescita personale e professionale e contrastare le condizioni di esclusione dal mondo della scuola, della formazione e del lavoro

di Redazione

Al via a Ostia Nuova, lo “Spazio Futuro”, uno spazio dedicato alle ragazze e ai ragazzi tra i 16 e i 24 anni finalizzato a promuovere i talenti, costruire percorsi di crescita personale e professionale e contrastare le condizioni di esclusione dal mondo della scuola, della formazione e del lavoro.

Il centro nasce negli spazi dell’ex istituto comprensivo Guttuso di via Marino Fasan 58 e si inserisce nel più ampio piano di sviluppo territoriale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a di Save the Children in rete con il Municipio X di Roma e le realtà del territorio.

Lo Spazio Futuro – co-progettato con i giovani del territorio – metterà a disposizione dei ragazzi e delle ragazze la possibilità di fruire di opportunità culturali, artistiche e di protagonismo civico, assieme a percorsi di orientamento di gruppo e individuali, attività formative, bilancio di competenze e sostegno all’inserimento formativo e lavorativo, con particolare attenzione ai giovani che oggi vivono condizioni di marginalità sociale.

Lo Spazio Futuro, in rete con gli enti territoriali, svolgerà anche un’attività di scouting e costruzione di alleanze con le scuole, gli enti di formazione, le aziende, i centri per l’impiego e agenzie per il lavoro, finalizzate a promuovere e facilitare l’accesso a opportunità di formazione e di inserimento lavorativo di qualità per i ragazzi e le ragazze.

Un’alleanza tra istituzioni, aziende, terzo settore, agenzie per il lavoro ed enti di formazione per promuovere la crescita personale e professionale dei giovani e contrastare il fenomeno dei Neet. È questo il tema che l’Organizzazione sta portando avanti insieme ad Accenture, azienda globale di servizi professionali, con un progetto di respiro nazionale che prevede diverse tappe di incontro tra i diversi attori. Oggi a Roma, presso la sede di Save the Children, il secondo appuntamento del ciclo di incontri “Lavori e Valori incontra i territori”, in programma nelle sei città coinvolte nel progetto: Milano, Roma, Genova, Torino, Prato e Palermo per identificare i bisogni e le strategie di intervento utili ad agevolare l’inserimento lavorativo dei giovani che si trovano in condizioni di marginalità sociale, con un focus specifico nei settori green e blue economy e innovazione, i settori che offrono più opportunità per i giovani.

In Italia il 23,1% dei 15-29enni – oltre 2 milioni – si trova fuori dal percorso di lavoro, istruzione o formazione, con differenze importanti tra le varie aree del Paese: si va dal 14,7% del Nord-Est al 33,6% nelle Isole. L’Italia è il Paese dell’Ue con la più alta percentuale di NEET, 10 punti percentuali in più rispetto alla Francia (12,8%) e una quota più che doppia rispetto alla Germania (9,2%). Il 12,7% degli studenti in Italia non arriva al diploma, perché abbandona precocemente gli studi. C'è poi, alla fine del percorso di studi superiore, una percentuale del 9,7% del totale, quasi un diplomato su 10 nel 2022, senza le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro o dell’università, quella che viene definita “dispersione implicita” ed è connessa all’impoverimento educativo e materiale. La pandemia ha esacerbato differenze e disuguaglianze economiche e sociali, costringendo anche i più giovani a dover fronteggiare nuove sfide soprattutto per quanto riguarda l’accesso al mercato del lavoro. Molti di loro, senza possibilità o strumenti necessari, hanno abbandonato la ricerca di un posto di lavoro o di un corso formativo, con conseguenze disastrose per il loro percorso professionale.

«In Italia abbiamo la percentuale di Neet più alta d’Europa: ragazzi e ragazze che restano di fatto esclusi da ogni percorso di scuola, formazione e lavoro», ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice di Save the Children Italia. «Questi giovani sono la spina dorsale del Paese che verrà e tutti noi abbiamo un’enorme responsabilità nei loro confronti. Per questo, come Save the Children siamo impegnati a sviluppare strategie efficaci per valorizzare i loro talenti e le loro capacità, attivando tutti gli attori, pubblici e privati, a sostegno dei loro percorsi di inclusione e autonomia».

«Lo Spazio Futuro di Save the Children si inserisce nel più ampio piano di sviluppo del nostro territorio e rappresenta un presidio importante per il contrasto alla dispersione giovanile e un motore d’innovazione per il presente e il futuro dei ragazzi del nostro territorio», ha detto Mario Falconi, presidente del Municipio di X di Roma. «In questa direzione va l’impegno congiunto del nostro Municipio con Save the Children: i giovani sono la risorsa più importante di un territorio, per questo bisogna investire su di loro e con loro. La collaborazione e il dialogo con le scuole, le aziende, i centri per l’impiego, le associazioni, gli enti locali, attraverso tavoli di confronto, consentiranno di ampliare le opportunità per i giovani e di rafforzare la rete territoriale supportando i ragazzi affinché tornino a studiare o a intraprendere un percorso di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro».

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