Volontariato

Obiettivo salute per bimbi bielorussi

Raffaella Candoli, giornalista romagnola fece il suo primo incontro con quei piccoli orfani in occasione di un loro soggiorno in colonia in Riviera Da allora non li ha più lasciati.

di Lillina Moggio

Raffaella Candoli, giornalista romagnola, fece il suo primo incontro con quei piccoli orfani in occasione di un loro soggiorno in colonia in Riviera. Da allora non li ha più lasciati. I bimbi in questione provenivano da alcuni istituti e orfanotrofi della Bielorussia. I loro corpi troppo rigidi per non essere mai stati presi in braccio, e il loro desiderio di sentire il calore di una vera casa, esperienza mai vissuta prima, la convinsero nel ’96 ad avviare insieme ad altri volontari il progetto per la nascita a Cesena dell’associazione “Piccolo Mondo”, il cui scopo era di sensibilizzare le famiglie della zona perché ospitassero orfani della Bielorussia. Oggi il gruppo gestisce contatti con 200 famiglie della provincia di Ravenna, Forlì e Cesena accogliendo altrettanti bambini. Per un periodo di due mesi invernali e tre estivi viene data la possibilità di ritornare sempre presso la stessa famiglia, che s’impegna a pagare il viaggio di andata e ritorno. Per garantire una continuità con il regolare programma didattico, i bambini ospitati arrivano accompagnati da insegnanti. Le direzioni scolastiche locali mettono a disposizione aule e mense e le Asl assicurano a tutti una copertura sanitaria. Particolarmente interessante l’impegno di “Piccolo Mondo”, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e le Asl di Ravenna e Cesena, per la realizzazione di progetti salute che riguardano la riabilitazione di molti bimbi che portano sul loro corpo le conseguenze del disastro di Chernobyl. Lillina Moggio


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