Famiglia

Al museo senza barriere fisiche, sensoriali e cognitive (grazie al Pnrr)

In Italia arriveranno 300 milioni di euro dal Pnrr per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei pubblici. Roma, Napoli e Venezia i comuni che riceveranno più fondi. Lazio e Campania tra le principali regioni beneficiarie. Esiste da tempo anche un progetto, Museo per Tutti, che punta a incentivare la partecipazione sociale delle persone con disabilità intellettiva: ecco dove

di Sabina Pignataro

Il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede delle misure specifiche per la promozione della cultura e del turismo. Tra queste, ci sono anche degli interventi per garantire la fruizione del patrimonio culturale alle persone con disabilità, una fascia di popolazione spesso discriminata. Assicurare l’accesso ai luoghi di interesse culturale è importante al fine della più ampia inclusione possibile delle persone con disabilità nella comunità di cui fanno parte.

Come riportano gli analisti di Openpolis, gli interventi puntano alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive che rendono più difficoltosa la fruizione del patrimonio culturale; alla redazione di Peba (Piano strategico per l’eliminazione delle barriere architettoniche); alla creazione di un sistema informativo sui beni culturali accessibile a chiunque e a programmi di formazione specifici per gli esperti nel settore.

Considerando soltanto i progetti per l’eliminazione delle barriere nei musei pubblici, il comune che registra i maggiori importi è quello di Roma (circa 27,8 milioni di euro) seguito da Napoli (poco più i 8,9 milioni) e Venezia (3,9 milioni).
Lazio e Campania, invece, sono tra le principali regioni beneficiarie

Musei per persone con disabilità cognitive

L’attuazione del “diritto alla cultura”, definito dalla Convenzione Onu del 2006, passa anche e soprattutto attraverso l’accessibilità culturale, concetto che racchiude in sé tutto l’insieme di tecnologie, strategie e strumenti che possono favorire l’accesso a prodotti, ambienti o servizi culturali alle persone che non possono pienamente accedervi nella loro forma originaria. Un processo che prende forma attraverso l’individuazione e l’eliminazione degli ostacoli e delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive che possono limitare la piena partecipazione della persona con disabilità alla vita culturale.

Il tema delle barriere cognitive è però quello meno affrontato dal mondo della museologia italiana: solo in tempi recenti infatti si è affermata una più forte sensibilità intorno ai bisogni specifici delle persone con disabilità intellettiva.

Museo per tutti è un progetto ideato nel 2015 dall’associazione L’abilità onlus in collaborazione e con il sostegno di Fondazione De Agostini, che punta a incentivare la partecipazione sociale delle persone con disabilità intellettiva facilitandone l’accesso al mondo dei musei e della cultura.
Aderiscono a Museo per tutti Musei, Beni artistici e culturali in tutto il territorio nazionale.
Si va dalla Venaria Reale di Torino al Negozio Olivetti di Venezia, dalle quattro sedi del Museo nazionale romano nella Capitale all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate nella campagna leccese. Tutti luoghi che hanno scelto di aprirsi a ogni tipo di pubblico. È un’idea di museo partecipativo che piace, tanto che, dopo un anno e mezzo, è nato anche Bene Fai per tutti, una costola del progetto, che coinvolge i luoghi curati dal Fondo ambiente italiano. Come per esempio, tra gli altri, il Bosco di San Francesco ad Assisi, il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento, il Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM).
A questo link è possibile individuare i musei
A questo link è possibile individuare i luoghi del Fai

Il Louvre

A proposito di accessibilità e inclusività culturale dal 2022 il Louvre offre il dispositivo “Les flâneuses”: sedie mobili multifunzionali destinate a tutti i tipi di pubblico per migliorare il comfort della visita: anziani, famiglie con bambini piccoli o persone con problemi di mobilità temporanei. Progettati per soddisfare diversi usi e ridurre l'affaticamento durante la visita, questa sorta di “girelli” completano l'offerta già esistente del museo (sedie a rotelle, passeggini, ecc.), contribuendo al confort di visita e al prolungare il tempo di permanenza negli spazi museali.

In apertura, un'immagine del dispositivo “Les flâneuses” al Museo del Louvre


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