Non profit

Dalema non si governa con le bugie.

Si é appresa una grave notizia per il volontariato: il Ministro Visco ha detto no alla riduzione dell' IVA sull' acquisto di beni strumentali.

di Riccardo Bonacina

Lo scorso week end si è consumato un episodio grave per il volontariato italiano, un episodio che non potrà non pesare anche sulle future valutazioni dell?operato di questo Governo. Nel corso del 47° Congresso dell?Anpas, associazione delle pubbliche assistenze che conta più di 100.000 volontari, quasi 1 milione di soci distribuiti in 820 associazioni, interventi con 2.700 ambulanze su tutto il territorio italiano, Livia Turco non ha celato un certo e sincero imbarazzo quando è stata costretta a dire a una sala affollata di volontari che il Ministro Visco ha definitivamente detto no alla riduzione dell?Iva sull?acquisto di beni strumentali (ambulanze, barelle, presidi sanitari ecc.). L?episodio è gravissimo perché neppure un anno fa un ancor fresco e pimpante neo presidente del Consiglio, Massimo D?Alema lo aveva personalmente e ufficialmente promesso nel corso della Conferenza Nazionale del Volontariato di Foligno, cui aveva tenuto a partecipare. Il Presidente del Consiglio, in quell?occasione, aveva garantito che avrebbe personalmente ricercato una soluzione alla questione dell?Iva. Invece, dopo una melina durata quasi un anno, ecco la risposta: ?La soluzione sull?Iva? Scordatevela?. Luigi Bulleri, uomo di sinistra appena rieletto alla Presidenza dell?associazione, ha così commentato: «Abbiamo fatto ogni sforzo, per far capire al Governo l?importanza della riduzione dell?Iva al 4% sui beni strumentali; abbiamo scritto lettere, molte altre associazioni lo hanno fatto, allo stesso Presidente del Consiglio e al Presidente dell?Unione europea Prodi, il quale ci ha confermato la bontà e la ragionevolezza della nostra richiesta, ma il Presidente del Consiglio, nella sua lettera di saluto al Congresso non ha neppure fatto cenno di questo, e cosa ancor più grave, sembra non sostenere nemmeno lo sforzo di Livia Turco nel suo tentativo di convincimento nel confronti del Ministro Visco, il quale si rifiuta una volta di più di considerare questa riduzione». Parole durissime ma più che giustificate. Per chi ancora non lo sappia la questione è riassumibile in pochissime righe: le associazioni di volontariato impegnate nell?emergenza (le stesse cui si vorrebbero dare medaglie per l?assistenza ai profughi dei Balcani) e nel pronto intervento pagano il 19 per cento sugli acquisti di beni necessari alle proprie attività di soccorso e di volontariato (ambulanze, strumenti sanitari, ecc), un costo che, per legge, le associazioni non possono scaricare. Da qui la richiesta di una tariffa Iva agevolata al 4 per cento che pure lo Stato concede a numerosissime altre attività che certo non offrono né servizi di pubblica utilità né prestazioni necessarie al bene dell?intera comunità, ma solo prestazioni utili ad incrementare privatissimi profitti.


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