Politica
Borrell risponde all’interrogazione sui Corpi civili di pace europei
Josep Borrell dice che la Commissione si impegnerà nel percorso di migliorare l'efficacia, la flessibilità e la solidità (che significa più risorse, più uomini, più formazione e un mandato più chiaro), ricorda che parte delle richieste sono già coperte e che comunque nessun Stato ha ancora proposto i Corpi Civili di Pace Europei. Il primo passo lo farà l'Italia?
di Redazione
Vi avevamo raccontato della missione del Mean (Movimento euopeo di azione nonviolenta) a Strasburgo, lo scorso 17-18 e 19 aprile con l'obiettivo di richiedere al Consiglio di includere il progetto di CCPE (Corpi Civili di Pace Europei) nel nuovo Civilian CSDP Compact (Patto sulla dimensione civile della PSDC) che sarà presentato entro giugno.
Poi, numerosi parlamentari hanno depositato un'interpellanza a risposta scritta alla Vicepresidenza della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza proprio sull'istituzione dei Corpi Civili di Pace Europei. L'interpellanza fu firmata da 22 eurodeputati di 4 gruppi politici (S&D, PPE, Renew, Verdi). Patrizia Toia (S&D), Fabio Massimo Castaldo (NI/5 Stelle), Andrea Schwab (PPE), Massimiliano Salini (PPE), Dan Stefan Motreanu (PPE), Massimiliano Smeriglio (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Caterina Chinnici (S&D), Franco Roberti (S&D), Mercedes Bresso (S&D), Brando Benifei (S&D), Achille Variati (S&D), Pietro Bartolo (S&D), Elisabetta Gualmini (S&D), Olivier Chastel (Renew), Ignazio Corrao (Verts/ALE), Rosa D'Amato (Verts/ALE) e altri.
L'interpellanza chiedeva: “La Commissione Eurpopea ritiene opportuno includere il progetto di un Corpo di Pace Europeo che combini l'esperienza delle missioni civili con le attività delle Ong sul campo, aumentando così l'efficacia dell'Unione nella CCM (Civilian Crisis Management)?”, e ancora, “Pensa che la CPCE (Corpo Civile di Pace Europeo) possa rafforzare l'immagine dell'Unione come attore di pace a livello globale?”
Lo scorso 2 giugno è la risposta scritta di Borrell, Alto rappresentante e vicepresidente della Commissione all'interpellanza sui Corpi Civili di Pace Europei predisposta dai 22 eurodeputati firmatari depositata lo scorso 2 giugno. Ecco il testo:
“Il primo patto sulla dimensione civile della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) adottato nel 2018, così come il nuovo patto del 22 maggio 2023 sullo stesso tema, costituiscono passi importanti per la gestione civile delle crisi. Nel patto gli Stati membri e i servizi dell'UE ribadiscono il loro pieno impegno a rafforzare la dimensione civile della PSDC e chiedono di migliorare l'efficacia, l'impatto, la flessibilità e la solidità delle sue missioni civili, rendendole più idonee alle sfide attuali, emergenti e future per quanto riguarda il nesso fra sicurezza interna ed esterna. Ciò comprenderà impegni e risultati concreti per mettere a disposizione squadre specializzate (anche di tipo preconfigurato), esplorando forme di sostegno più mirato da parte di esperti in gestione civile delle crisi e prevedendo opportunità di formazione.
Per quanto riguarda l'eventuale istituzione di un Corpo civile europeo di pace, il nuovo patto invita a prendere sistematicamente in considerazione il dialogo e la mediazione, così come a potenziare le sinergie e rafforzare la cooperazione con la società civile a tutti i livelli. La maggior parte dei compiti che potrebbero essere affidati a un eventuale Corpo civile europeo di pace vengono già espletati, anche da diversi servizi della Commissione. Nel corso della preparazione, negoziazione e adozione del nuovo patto sulla dimensione civile della PSDC non si è discusso della possibilità di una sua istituzione.
L'eventuale impatto di un Corpo civile europeo di pace dipenderebbe in larga misura dal suo mandato, ambito di applicazione e risorse disponibili. L'UE s'impegna a rafforzare l'operatività dell'approccio integrato alle crisi e ai conflitti esterni per garantire un impegno più coerente ed efficace rafforzando i collegamenti tra la dimensione civile della PSDC e altre strutture del SEAE, comprese le delegazioni dell'UE, nonché con i programmi, le agenzie e i progetti della Commissione e le azioni e attività degli Stati membri”.
Soddisfatti? In parte, Borrell dice che la Commissione si impegnerà nel percorso di migliorare l'efficacia, la flessibilità e la solidità (che significa più risorse, più uomini, più formazione e un mandato più chiaro), ricorda che parte delle richieste sono già coperte e che comunque nessun Stato ha ancora proposto i Corpi Civili di Pace Europei. Il primo passo lo farà l'Italia?
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