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Israele: proposta Lega Araba inaccettabile

''La richiesta avanzata a Israele di riconoscere ai rifugiati il diritto al ritorno è totalmente inaccettabile'', ha dichiarato Danny Ayalon, portavoce di Sharon. Ma si continua a discutere

di Paolo Manzo

Secondo Raanan Gissin, portavoce del Premier israeliano Ariel Sharon, la proposta di pace presentata oggi dal reggente saudita Abdullah al summit della Lega Araba di Beirut, necessita di chiarimenti e contatti diretti tra Israele e gli Stati Arabi.

Il piano saudita per la pace in Medio Oriente prevede la normalizzazione delle relazioni con Israele da parte degli Stati Arabi in cambio del ritiro dello Stato Ebraico dai territori occupati nel 1967.

Con l’intervento di oggi, il reggente saudita Abdullah aggiunge un’altra condizione per la pace: il ritorno dei rifugiati palestinesi. ”Vorremmo sentire direttamente dai sauditi che cosa vuol dire per loro normali relazioni – ha dichiarato Raanan Gissin, portavoce del Premier israeliano Ariel Sharon – Questo è il motivo per cui abbiamo sollecitato contatti”.

”Una vera pace è il solo modo per normalizzare le relazioni tra i popoli ed è la sola cosa che puo’ opporsi alla distruzione”, ha detto al summit il reggente saudita Abdullah.

”Partendo da questa base -ha aggiunto- propongo alla Lega Araba di presentare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un programma che si basi sulla normalizzazione delle relazioni, su garanzie di sicurezza per Israele, su uno Stato Palestinese indipendente e sul diritto al ritorno nella propria patria dei rifugiati palestinesi”.

”La richiesta avanzata a Israele di riconoscere ai rifugiati il diritto al ritorno è totalmente inaccettabile”, ha dichiarato Danny Ayalon, un’altro portavoce di Sharon.

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