Welfare

La musica che cura

Torna a Milano «Note su un Tetto che Scotta», iniziativa per pazienti, personale sanitario e volontari, ma anche amici e parenti. La serie di concerti dal vivo si terrà ogni martedì sera di giugno sulla terrazza dell'Istituto Nazionale Tumori di Via Venezian, perché il percorso terapeutico non è fatto solo di diagnosi, cure mediche e assistenza sanitaria. L'iniziativa è resa possibile grazie alla non profit Officine Buone

di Nicla Panciera

Jazz, pop, folk e rock non conta, tutta la musica può aiutare pazienti, volontari e personale sanitario a gestire lo stress, promuovere il benessere psichico e rafforzare i legami. Per questo, riparte di nuovo in presenza e aperta a tutti gratuitamente, la rassegna musicale Note su un tetto che scotta, questa sera alle 18 sulla terrazza dell'istituto nazionale dei tumori di Milano in Via Venezian. E la vista panoramica contribuisce al godimento dell'esperienza. Molti gli artisti che ancora una volta hanno deciso di donare a pazienti, familiari e personale sanitario un momento di relax e di benessere, obiettivo che è all'origine dell'iniziativa nata nel 2016 grazie all'idea di un radiologo dell'istituto e un giornalista, Davide Scaramuzza e Paolo Colonnello, entrambi musicisti, e all'impegno del reponsabile comunicazione Paolo Polli e del medico ricercatore Stefano Signoroni, che si è esibito in passate edizioni e si esibirà anche stavolta. Durante la pandemia, i concerti erano stati trasmessi in streaming su Facebook e resi disponibili sul canale YouTube dell'istituto.

Il programma prevede quattro incontri, tutti i martedì di giugno, alle 19. Si parte oggi con Riky Anelli and the Barrels (il 6 giugno), Colonna Jazz Quintet (il 13 giugno), Stefano Signoroni & The MC Band (il 20 giugno), Semifinale Special Stage Lombardia (il 27 giugno).

L'attenzione dell'Istituto per le persone. «Il percorso terapeutico non è fatto solo di diagnosi, cure mediche e assistenza sanitaria: è importante che i pazienti e i loro caregiver si sentano accolti dalla struttura, trovando all’interno dell’ospedale anche momenti di benessere e serenità: la musica in questo senso è certamente un veicolo importante di messaggi positivi e una risorsa umana fondamentale che gioca un ruolo particolare ed è capace di generare emozioni profonde» aggiunge Carlo Nicora, direttore generale di Int.

L'impegno di tutti. «Per noi si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, che da una parte cementa i già ottimi rapporti dell’Istituto con le realtà del terzo settore dell’area milanese, dall’altra testimonia il nostro impegno per offrire un momento di svago e relax ai nostri assistiti e ai loro caregiver» sottolinea Marco Votta, Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano «Un sentito ringraziamento va come sempre alle persone che si sono adoperate anche quest’anno per rendere possibile l’iniziativa, a partire dal nostro partner Officine Buone. Non voglio dimenticare infine il personale sanitario dell’Int per la dedizione dimostrata alle cure dei pazienti oncologici in anni molto difficili».

La rassegna musicale è resa possibile anche quest’anno con il supporto di Conad e la partnership con Officine Buone, l’organizzazione non profit da sempre vicina a Int e che, all’interno dell’Istituto, ha girato la serie web ‘Involontaria’ che parla di volontariato, sociale e sostenebilità ambientale. «Da oltre 10 anni Officine Buone porta la musica in oltre 50 ospedali italiani coinvolgendo oltre 1000 artisti volontari e tantissimi tra i più importanti nomi della musica italiana» spiega Ugo Vivone, fondatore e Managing Director di Officine Buone. «Il 27 giugno, la rassegna Note su un Tetto che Scotta ospiterà la semifinale di Special Stage Lombardia, un progetto nato proprio in Int, che porterà tre giovani artisti ad esibirsi dal vivo, suonando cover e brani inediti di loro composizione. A valutare le esibizioni saranno i pazienti e il personale sanitario con il vincitore che potrà guadagnarsi l'accesso alla finalissima di Special Stage 2023, prevista in novembre».


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