Politica
Abbracciare l’equità, per un futuro più inclusivo
In occasione della Giornata internazionale della donna il Global Campus of Human Rights ha organizzato una conversazione online per discutere di diritti, inclusione e partecipazione delle donne a livello locale, regionale dell'Ue e internazionale. Con la partecipazione di quattro esperte di alto livello
#EmbraceEquity, Abbracciare l’equità. È questo il tema della giornata internazionale della donna di quest’anno. Global Campus of Human Rights, rete mondiale di 100 università nel mondo leader per l'insegnamento dei diritti umani, ha organizzato in quest’occasione una conversazione online sui diritti delle donne a livello locale, a livello regionale dell'Ue e internazionale.
«Dato che i tempi che stiamo vivendo sono estremamente complessi, abbiamo deciso di focalizzare il nostro messaggio a livello di Unione europea in occasione della giornata internazionale della donna su alcune questioni molto cruciali. Il nostro Alto rappresentante e vice presidente Joseph Borrell ha dichiarato che in questa giornata dovremmo pensare alla resilienza e alla forza delle donne, al loro coraggio di opporsi all’ingiustizia, alla loro dedizione nel proteggere altre persone, alla loro inesorabile battaglia per cambiare il mondo in meglio e migliorare i loro diritti nel mondo» ha affermato Domenica Bumma, Servizio europeo per l’azione esterna (Seae), il servizio diplomatico dell'Ue. «In questa giornata molto importante in Europa siamo a fianco delle donne in Iran, Paese in cui le loro libertà sono sistematicamente represse, e siamo a fianco delle donne in Afghanistan, dove i Talebani stanno cercando di cancellare dagli spazi pubblici la presenza delle donne, e siamo anche a fianco delle donne in Ucraina, dove l’esercito russo utilizza la violenza sessuale contro le donne e le ragazze come un’arma», ha detto Domenica Bumma.
«Se pensiamo alle donne, l’educazione sui diritti umani diventa ancora più essenziale. Gran parte dei diritti umani violati riguardano proprio il mondo femminile: dalla piaga della violenza, alla tratta, allo sfruttamento sessuale e lavorativo delle donne, dalle spose bambine alle libertà negate», ha dichiarato Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia. «Vorrei dedicare il Marzo Donna (la serie di appuntamenti promossi dal Comune di Venezia, che saranno dedicati per tutto il mese alle donne, ndr) alle donne iraniane, per la situazione di gravi violazioni di diritti, al loro coraggio e alla loro voglia di libertà», ha affermato Ermelinda Damiano. «Il Comune di Venezia è in prima linea contro la violenza di genere», ha spiegato la presidente del Consiglio comunale. «Il centro contro la violenza di genere di Venezia è il primo in Italia», ha detto . «Le donne del nostro territorio possono chiedere aiuto 24 ore su 24, e abbiamo anche un centro antiviolenza storico a Mestre, e nel 2020, dato l'aumento delle richieste d'aiuto, abbiamo aperto altri due sportelli, uno al Lido,l'altro a Venezia. Abbiamo due case rifugio per donne con i loro bambini e pensiamo di aprirne altre due dato l'aumento dei casi».
«Dobbiamo tenere a mente che trattare tutti allo stesso modo non è la strada migliore per raggiungere l'equità. Trattando tutti in modo equo e tenendo conto delle loro condizioni, l'equità sarà raggiunta», sostiene Mahsa Kayyal, ricercatrice di Global Campus of Human Rights, ospite dall’Iran, che ha parlato delle discriminazioni di cui soffrono ogni giorno le donne in Iran e ha spiegato come nel Paese l’azione dello Stato è definita dall’annullare i diritti di base delle donne.
Laura De Dilectis, fondatrice di DonnexStrada, associazione nata per migliorare la sicurezza in strada delle donne, ha affermato: «90 per cento delle donne dichiara di avere paura quando torna a casa da sola di notte. Abbiamo così costruito una rete di professioniste con un supporto legale, psicologico e anche nutrizionale». Il progetto Viola walk home, creato da DonnexStrada, usa la tecnologia, la comunicazione e l'innovazione: «Accompagniamo con videochiamate su Instagram 24 ore su 24 le donne che tornano a casa in tutta Europa in 18 lingue, con persone formate per accompagnare la donna . Lo facciamo su Instagram ma vogliamo fare un app con la localizzazione della persona». Laura De Dilectis ha vinto nel 2022 un importante premio europeo per la tutela dei diritti delle donne: Women of Europe, assegnato dall’Ue.
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