Famiglia

Volontario e aperto alle donne il nuovo servizio civile nazionale

Non solo per gli obiettori di coscienza. Possono aderire tutti i giovani da 18 a 26 che vogliono mettersi al servizio dello Stato anche all’estero

di Redazione

Consiglio dei ministri: è stato approvato, nella riunione del 26 novembre, il disegno di legge per l?istituzione del servizio civile nazionale. Questo nuovo servizio civile sarà operativo nel momento in cui verrà sospeso il servizio di leva obbligatorio che verrà esteso anche alle donne. Il servizio civile non verrà prestato esclusivamente dagli obiettori di coscienza, ma anche da coloro che, come precisa una nota di Palazzo Chigi: ?assoggettati agli obblighi di leva ma non necessari alle Forze armate, optino per il servizio civile, nonché i riformati e le donne tra il diciottesimo e il ventiseiesimo anno di età che ne facciano richiesta; allorquando le Forze armate si saranno strutturate su base professionale, a quella data il servizio civile si realizzerà esclusivamente su base volontaria?. Il servizio civile quindi non è più un?alternativa esclusiva al servizio militare, ma una scelta volontaria che potrà essere fatta dai giovani, anche per promuovere la solidarietà e la cooperazione sia in Italia sia all?estero. Dove verranno realizzati dei veri e propri programmi di cooperazione anche nell?ambito delle iniziative dell?Unione europea e di altri organismi internazionali. Inoltre quanti si ?arruoleranno? nel servizio civile nazionale avranno anche il compito di cooperare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio ambientale, cultura e storico artistico, senza dimenticare i compiti di protezione civile. Spetterà al governo stabilire il numero dei giovani necessari, mentre all?attuazione del servizio si provvederà anche attraverso progetti di impiego che verranno predisposti dalle amministrazione e dagli enti che vorranno concorrere alla realizzazione del servizio stesso, i progetti poi, dopo essere stati valutati dall?Ufficio nazionale per il servizio civile, ?saranno sovvenzionati – precisa una nota di Palazzo Chigi – tenendo conto delle capacità finanziarie dell?ente proponente, del numero dei giovani in servizio civile impegnati nei progetti e dell?estensione dell?area geografica interessata al progetto?. L?anno di servizio civile sarà anche un?occasione per sviluppare e accrescere delle professionalità poi spendibili nel mondo del lavoro e della formazione. La novità del disegno di legge consiste nel fatto che, nel periodo che intercorre fino all?entrata in vigore del servizio militare su base volontaria, non solo gli obiettori di coscienza possono prestare il servizio civile per dodici mesi ma, per la prima volta le donne (del resto ammesse, di recente, su base volontaria anche tra i ranghi delle forze armate), tra 18 e 26 anni di età, ma anche i maschi che non sono stati giudicati idonei al servizio militare e che abbiamo meno di 26 anni. Un disegno di legge atteso quello che è stato approvato dal Consiglio dei ministri e al quale le realtà più vicine al mondo dell?obiezione di coscienza e al servizio civile guardano con particolare attenzione. Soprattutto si spera che nella distribuzione dei fondi questo settore non rimanga una cenerentola ma sia dotato di strumenti. E per i giovani che sceglieranno di approfittare di questa opzione si chiede un?indennità adeguata e dei ?bonus? spendibili sia nella carriera universitaria sia, su fronte lavorativo, nelle aziende private. Per l?estero potrebbe anche prendere corpo l?idea della costituzione di veri e propri corpi di pace.


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