Cultura
Raffaello Sanzio entra nelle carceri di Salerno
Dal 27 maggio al primo ottobre 2023, l’arazzo realizzato su cartone di Raffaello Sanzio dal famoso arazziere belga Pieter van Aelst, risalente alla prima metà del XVII secolo, e raffigurante "Ananias et Saphira" verrà esposto nella casa circondariale “Antonio Caputo” di Salerno. La mostra nasce dall’azione sinergica della direzione delle carceri e dalla Fondazione della Comunità Salernitana
di Redazione
Dal 27 maggio al primo ottobre 2023, l’arazzo realizzato su cartone di Raffaello Sanzio dal famoso arazziere belga Pieter van Aelst, risalente alla prima metà del XVII secolo, e raffigurante Ananias et Saphira, attualmente in mostra presso il Museo Diocesano di Gerace e di proprietà del mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, verrà eccezionalmente esposto nella casa circondariale “Antonio Caputo” di Salerno.
«La mostra», si legge nella nota, «nasce dall’azione sinergica della direzione delle carceri, rappresentata dalla dott.ssa Rita Romano, del suo team di educatori penitenziari e counselor, del curatore dott. Michele Citro, della Fondazione della Comunità Salernitana Ets, rappresentata dalla dott.ssa Antonia Autuori, che ha sostenuto l’iniziativa nell’ambito delle proprie attività di sviluppo socioculturale del territorio ed è il pretesto per avviare un virtuoso progetto di arte sociale che coinvolgerà 7 detenuti e 7 detenute, adeguatamente selezionati e formati, personalità istituzionali locali e nazionali, storici e critici d’arte, direttori di musei, accademici italiani e stranieri di storia, diritto, filosofia morale, arte, architettura e design, rinomati professionisti e, poi, scuole, università, associazioni, fondazioni e musei».
«Il tutto», continua la nota, «con lo scopo di dimostrare che, nonostante i limiti e le restrizioni spaziali, il carcere può e deve essere un luogo di grandissima apertura mentale, spirituale e sociale. L’evento sarà maggiormente valorizzato da una costante e massiccia comunicazione offline ed online, 2 conferenze — una di inaugurazione, sabato 27 Maggio (con ospiti il Capo Procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, i proprietari dell’arazzo e mecenati Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Lavinia Bilotti Ruggi d’Aragona, il direttore del Museo Diocesano di Gerace Giacomo Oliva ed il critico d’arte e curatore Andrea Guastella), ed una di approfondimento, mercoledì 7 Giugno (con ospiti la Presidente della Corte d’Appello di Salerno Iside Russo, il direttore della Galleria San Fedele di Milano Andrea Dall’Asta SJ, il Professore di Storia Moderna dell’Università di Bologna Vincenzo Lavenia, la Professoressa di Restauro Architettonico dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” Marina D’Aprile, il Professore di Public Art e Performance della London Metropolitan University Jacek Ludwig Scarso, il designer di fama internazionale e Compasso d’Oro Alessandro Guerriero ed il saggista Giacomo D. Ghidelli) —; visite guidate aperte al pubblico una volta al mese; una pubblicazione (italiano-inglese) che raccolga gli atti delle conferenze e documenti scrupolosamente l’attività svolta ed i risultati ottenuti, nonché i feedback da parte dei detenuti coinvolti; ed un video-documentario a testimonianza e divulgazione dell’intero progetto».
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