Cultura

M.O. una delegazione della Cei da Arafat

Con l'auspicio di potere essere a Gerusalemme a Pasqua, Yasser Arafat ha accolto e ringraziato i giovani della delegazione della Conferenza episcopale italiana

di Redazione

Con l’auspicio di potere essere a Gerusalemme la prossima Pasqua, il presidente palestinese Yasser Arafat ha accolto e ringraziato i giovani della delegazione della Conferenza episcopale italiana che gli hanno consegnato a Ramallah, in Cisgiordania, la ‘lampada della pace’ di Assisi. “Sono contento per questo incontro benedetto. Speriamo di celebrare insieme la prossima Pasqua a Gerusalemme”, ha detto Arafat che ieri non ha potuto prendere parte alla processione della Domenica delle Palme. Il gruppo -venticinque ragazzi provenienti da diverse regioni italiane, in rappresentanza di associazioni e movimenti- è stato ricevuto nel quartier generale dell’Autorità nazionale palestinese a Ramallah, dove Arafat è di fatto confinato dall’inizio di dicembre. “Per il mio popolo spero in una pace giusta e totale”, ha detto ancora Arafat, che, come riferisce il Servizio informazione religiosa della Chiesa italiana (Sir) ha espresso gratitudine al Papa che continua “la sua missione di difesa della pace”. Il pellegrinaggio in Terrasanta è stato organizzato dal Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei, in collaborazione con l’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese. “Siamo venuti a portare il volto della chiesa italiana”, ha spiegato al Sir il direttore dell’Ufficio, don Giuseppe Andreozzi. La delegazione ha fatto il suo ingresso in territorio palestinese, attraverso il posto di blocco di Kalandia, dove centinaia di persone erano in attesa, spesso invano, del lasciapassare dei militari israeliani. Poi i delegati hanno raggiunto il campo profughi di Al Ama’ri, 14km da Gerusalemme, settemila persone, che portava ancora le ferite dell’assalto israeliano di dieci giorni fa.


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