Famiglia

Turisti tutelati dal tutto compreso.

È da rifare la legge sui cosiddetti viaggi "tutto compreso".

di Redazione

È da rifare la legge sui cosiddetti viaggi “tutto compreso” La Commissione europea ha dato avvio a un lavoro di revisione della direttiva del 1990 che riguarda viaggi, vacanze e circuiti “tutto compreso”. L’opera della Commissione prende l’avvio dalle osservazioni fatte dalle associazioni degli utenti e dei consumatori preoccupate di difendere i turisti-consumatori al tempo di Internet e dei viaggi organizzati per i tifosi. La Commissione ha analizzato non solo la direttiva del ’90, ma anche le leggi che la recepiscono nei quindici paesi dell’Unione. Vi è anche da dire che lo stesso testo della direttiva contiene definizioni e indicazioni poco precise che possono ingenerare errori di interpretazione e possono dunque danneggiare i consumatori. Senza dimenticare che lo sviluppo del settore turistico, i nuovi generi di offerte create (come quelle destinate ai tifosi di calcio ai quali vengono offerti pacchetti per viaggi lampo) e la crescita vertiginosa delle vendite on-line oltre ai legami tra imprese di paesi diversi, con il rischio che in caso di problemi un venditore che acquista un pacchetto viaggi da un tour operator di un altro paese non assume nessuna responsabilità lasciando il cliente in balia della complicata giurisprudenza transfrontaliera, richiedono una definizione più precisa dei diritti degli utenti e dei doveri degli organizzatori o rivenditori dei viaggi.


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