Mondo

Donazioni, cosa e come donare durante l’emergenza

Il numero delle vittime è salito a 14. Si registrano danni economici per miliardi di euro. Ma la macchina della solidarietà si è messa in moto. «Durante le emergenze», spiega Nicola Bedogni, past president di Assif, Associazione Italiana Fundraiser, «i piani di risposta vengono costruiti velocemente». Servono donazioni economiche, ma «i comuni ora hanno bisogno anche di volontari»

di Anna Spena

Il numero delle vittime è salito a 14. Si registrano danni economici per miliardi di euro. Sono state attivate campagne di raccolta fondi, ma servono anche volontari per ripulire le strade dal fango.

Come capire cosa e a chi donare? «Durante le emergenze», spiega Nicola Bedogni, past president di Assif, Associazione Italiana Fundraiser, «i piani di risposta vengono costruiti velocemente. E quindi diventa fondamentale il rapporto di fiducia che si ha, o che si crea, con l’ente a cui decidiamo di donare».

C'è un elemento di garanzia quando si dona a realtà del Terzo settore: «Le organizzazioni sono tenute a rispettare delle regole e nella riforma del codice del Terzo settore sono elencate le linee guida che le organizzazioni devono seguire quando fanno raccolta fondi. Regole che sono consultabili online anche dai donatori. Inoltre le realtà sono tenute a rendiconatre le attività svolte».

Ma quando le raccolte fondi vengono aperte dai singoli cittadini? «Ci si deve fidare», continua Bedogni, «della verifica di secondo livello, ovvero quella del portale dove viene aperta la campagna, che riporta un codice di rendicontazione».



Ad attivare le campagne possono essere anche le amministrazioni pubbliche o altre realtà. «Ma», continua Bedogni, «non è nella natura di queste organizzazioni fare raccolta fondi. E quindi le rendicontazioni finali possono risultare carenti perchè di fatto non c'è al loro interno una figura, un professionista, che si dedica a questa attività».

Va sottolineato che ogni emergenza rappresenta un caso a sé. «L’alluvione in Emilia Romagna», continua Bedogni, «coinvolge in prima battuta i comuni e quindi i sindaci. E i comuni hanno sicuramente bisogno di donazioni in denaro ma anche di volontari. Io abito a Brudio, in provincia di Bologna. E quindi sto vivendo da vicino la situazione. La richiesta dei sindaci è proprio questa: servono braccia, persone che donino il loro tempo, il denaro è certamente importante, ma adesso non basta».

Assif ha aperto, attraverso Rete del Dono, una campagna di raccolta fondi a sostegno del Comune di Cesena. A questo link tutte le informazioni.

Credit foto Avalon/sintesi

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.