Welfare

Il vento, le onde, l’inatteso: navigare è disconnettersi da tutto

Il contatto con la natura è parte del percorso di riabilitazione psicologica in barca a vela ideato dall'associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mielomi. L'istruttore: «In acqua non si finisce mai di imparare. Meglio riempire la mente di nuovi ricordi piuttosto che cercare di cancellarne di vecchi»

di Nicla Panciera

Torna da maggio a settembre il progetto «sAIL Camp» di riabilitazione psicologica per una quarantina di pazienti onco-ematologici di tutta Italia, promosso dall’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma di Brescia, che darà loro la possibilità di trascorrere due giorni nella splendida cornice di Campione del Garda guidati dagli istruttori Univela Campione del Garda e Andrew Simpson Foundation e accompagnati da un team multidisciplinare composto da medici, infermieri, psicologi e nutrizionisti.

«È una straordinaria sintesi tra natura incontaminata, grazie al Parco dell’Alto Garda, e riabilitazione psico-oncologica. Questi due elementi donano agli ammalati nuove energie e nuove motivazioni. Lo sport della vela unito al trekking forniscono straordinarie emozioni e sensazioni. Anche un approfondimento di natura nutrizionale contribuisce a far sì che i pazienti tornino dal Camp profondamente cambiati» ha detto Giuseppe Navoni, presidente AIL Brescia e ideatore dell'iniziativa.

«L’esperienza della barca a vela consente di cimentarsi con sé stessi, mettersi in gioco con il proprio corpo, entrare in relazione con le altre persone che hanno condiviso l’esperienza del tumore» ha detto Silvia Copeca, psicologa di Ail Brescia, spiegando come «sia anche l’occasione per parlare di qualità della vita e dell’importanza di prendere in mano il timone della propria vita, imparando a integrare le ferite nel percorso di vita. È un inizio, perché chiaramente, per ottenere risultati di lungo perioso, servirà poi un percorso psicologico più strutturato».

A sostenere l’iniziativa anche la velista Emilia Salvatore, quattrodicenne della Fraglia Vela Desenzano campionessa europea optimist a Sondeborg in Danimarca: «La vela è uno sport bellissimo, che regala uno speciale contatto con la natura, ma è anche uno stile di vita, che ti cambia dentro. Quando navigo mi disconnetto dal mondo, non c’è nulla come sentire le onde e il vento». Il momento con i pazienti è molto apprezzato anche dagli istruttori, ha svelato il responsabile dell'Univela di Campione del Garda, Tristano Vacondio, che ha ricordato come «in acqua non si finisce mai di imparare. Meglio riempire la mente di nuovi ricordi piuttosto che cercare di cancellarne di vecchi». Il progetto verrà realizzato in modalità residenziale ed è aperto ai pazienti di tutta Italia in follow up, si svilupperà in quattro weekend a Campione del Garda (qui il programma, le date e le informazioni).

«sAIL Camp» è nato dal «Progetto Itaca», evento di navigazione a vela organizzato dal 2007 da Ail Brescia e alcuni importanti circoli velici, ma sospeso temporaneamente per la pandemia. «Progetto Itaca» torna il 3 giugno, prima tappa al Circolo velico di Lugano, per proseguire fino a settembre toccando Mandello del Lario, Salò, Desenzano, Sulzano, Sarnico e Gargnano. Infine, sempre a giugno, tra il 20 e il 23, a cavallo della giornata nazionale per la lotta contro le malattie del sangue, si svolgerà «Sognando Itaca 2.0»: la barca di Ail nazionale salperà da Trieste per arrivare a Brindisi e lungo le tappe si svolgeranno eventi di sensibilizzazione oncoematologica con la partecipazione anche di medici e personale sanitario.

Le iniziative sono state presentato nella Casa Ail Emilia Lucchini a Brescia che, con i suoi 7 appartamenti, più altri 8 in tutto il territorio cittadino, fornisce ospitalità gratuita ai malati oncoematologici che si recano in ospedale per visite o trattamenti e per i loro accompagnatori. «Nel 2022, abbiamo ospitato 84 nuclei familiari, corrispondenti a 64 pazienti e 196 accompagnatori per un totale di 327 ingressi, di cui 8 bambini» spiega la responsabile dell'accoglienza Laura Oro. «Qui, ognuno è autonomo ma, affinché nessuno si senta solo, la settimana è scandita con appuntamenti vari, come quello del mercoledì con i volontari di Ail, il martedì con l’associazione Il sorriso di Barbara per tinta e messa in piega e, poi, anche le lezioni di trucco con l’associazione Esa».

Photo by Artem Verbo on Unsplash


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