Salute

Aids: la Thailandia decide di autoprodurre tre farmaci antiretrovirali

Dopo Brasile e India anche la Thailandia produce da sé farmaci. Per Medecin sans frontière una decisione importante

di Redazione

Dopo il Brasile e l’India anche la Thailandia ha deciso oggi di combattere l’Aids producendo autonomamente come generici tre farmaci antiretrovirali al costo più basso al mondo, in una sola pillola. L’annuncio dato oggi dall’autorita’ farmaceutica thailandese Gpo ”è una decisione importante, un successo – ha detto Nicoletta Dentico, del comitato esecutivo di Medici Senza Frontiere (Msf) – e ora attendiamo che il farmaco sia validato dall’Organizzazione mondiale della sanita”’. ”Attualmente – ha sottolineato l’esponente italiana di Msf – la versione thailandese del farmaco (gpo-vir) è quella più economica al mondo, ma per il momento sarà in uso solo in quel paese con il supporto del Governo. Ma per poterci avvalere di queste terapie e promuoverle appieno – prosegue Dentice – occorre seguire le procedure internazionali e questo prodotto ha tutte le possibilità di essere qualificato dall’Oms”. La versione thailandese della triterapia conosciuta per la capacità di ritardare la progressione del virus Hiv nell’organismo e che coniuga in una sola compressa la lamivudina, la stavudina e la nevirapina, costa infatti solo 329 dollari per la terapia di un anno a persona. La triplice terapia prodotte dalle aziende indiane Cipla e Ruibaxi costano rispettivamente 350 dollari e 338 dollari. Quanto alla produzione della pillola ‘Gpo-vir’, l’azienda thailandese ha deciso di distribuirne, nei prossimi 6 mesi, 3 milioni di compresse al mese, per poi aumentare la diffusione a 6 milioni di compresse al mese fino alla fine del 2002. ”Dopo l’esperienza brasiliana – ha spiegato l’esponente di Msf -, che dal ’96 ha deciso di produrre farmaci generici contro l’Aids, è stato possibile ridurre la mortalità del 50%. Questi stessi farmaci – ha aggiunto – li abbiamo portati in Sudafrica per far capire che è possibile trattare questa malattia a prezzi ragionevoli”. In Thailandia su 62 milioni di persone 1 milione e 500 mila sono infette e si stimano ogni anno 50 mila nuove infezioni. Dopo una fase di esplosione dell’epidemia, si sta passando ad una fase di stabilizzazione, ma solo il 5% degli ammalati ha accesso alle cure. La triterapia con i farmaci antivirali costa circa 675 dollari al mese quando il salario è in media di 120 dollari al mese. Secondo Stefano Vella, presidente della società internazionale dell’Aids, l’iniziativa presa dalla Thailandia ”è un fatto positivo, ma ha in sé vantaggi e svantaggi. Il maggior vantaggio e’ quello di poter dare in una sola pasticca i farmaci e questo per il paese in via di sviluppo è fondamentale; ma c’ è anche lo svantaggio di non poter modulare la terapia”. Vella ha annunciato inoltre annunciato che tra due mesi l’Oms diffondera’ le nuove linee guida per la terapia antivirale.


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