Cultura

Germania, passa nuova legge immigrazione tra le polemiche

Un Bundesrat - la Camera alta delle Regioni - spaccato a metà e rumoroso, ha approvato oggi in Germania la controversa legge sull'immigrazione

di Redazione

A sei mesi esatti dalle elezioni politiche d’autunno, il Bundesrat – la Camera alta delle Regioni – ha approvato oggi in Germania la controversa legge sull’immigrazione che prevede di guidare e orientare l’afflusso di stranieri sulla base dei bisogni e delle esigenze dell’economia tedesca. Si tratta dell’ultimo provvedimento di grande portata varato dal governo rossoverde di Gerhard Schroeder prima del voto in programma il 22 settembre. La seduta del Bundesrat si è svolta in un clima di grande tensione e polemica, con i rappresentanti dell’opposizione conservatrice Cdu-Csu che hanno aspramente contestato l’esito del voto, falsato a loro avviso da una violazione dei principi costituzionali. La legge era stata già votata il primo marzo scorso dal Bundestag (Camera bassa del parlamento), e in quella occasione l’opposizione aveva votato contro. A provocare lo scontro – che si è manifestato in rumorose proteste e tumulti senza precedenti per la Camera alta tedesca – è stata la decisione del presidente dell’assemblea, il sindaco di Berlino Klaus Wowereit (Spd), di conteggiare il voto del Land del Brandeburgo (est) tra quelli favorevoli nonostante i suoi rappresentanti si fossero rivelati divisi. In Brandeburgo è al governo un esecutivo di ‘grosse koalition’ fra Spd e Cdu. Mentre il ministro-presidente Manfred Stolpe (Spd) ha votato oggi a favore della legge, il suo ministro dell’interno Joerg Schoenbohm (Cdu) ha detto invece di no. L’accordo di governo regionale prevede che il Land si astenga in sede di votazione nel caso che i due partiti non siano sulle stesse posizioni. Il ministro-presidente Stolpe sarebbe così venuto meno agli accordi. Quando il presidente Wowereit ha detto di considerare positivo il voto complessivo del Brandeburgo è scoppiato il parapiglia e sono cominciati i tumulti. Tutti i rappresentanti delle Unioni si sono scagliati contro la presidenza parlando di comportamento anticostituzionale e di votazione non valida. Poco dopo hanno lasciato la sala per protesta. L’opposizione ha quindi invitato il presidente della repubblica Rau a non ratificare la legge, minacciando di rivolgersi alla Corte costituzionale. Minacce definite ”assurde” dal cancelliere Schroeder, che si è detto da parte sua soddisfatto dell’approvazione odierna definendo regolare la votazione. La nuova legge, la prima di tale portata di cui si è dotata la Germania, è innovativa soprattutto perché prevede di adattare e regolare i flussi migratori alle necessità economiche e del mercato della Germania. Il provvedimento privilegia con un sistema a punti i tecnici altamente qualificati nei settori strategici dell’economia, dell’alta tecnologia e della ricerca. Al tempo stesso (una concessione questa fatta all’opposizione) viene abbassata da 16 a 12 anni l’età dei figli per i ricongiungimenti familiari, mentre gli immigrati dovranno seguire corsi di lingua, storia, cultura e diritto per accelerare e facilitare la loro integrazione nella società tedesca. A favore della nuova legge, il ministro dell’interno Otto Schily (Spd) è intervenuto oggi per ben tre volte alla riunione del Bundesrat per chiedere il voto positivo. Ma le opposizioni, a cominciare dal candidato alla cancelleria il premier bavarese Edmund Stoiber, sono ferme nel ritenere che il provvedimento non è destinato a limitare ma ad accrescere ulteriormente il flusso migratorio verso la Germania, dove i disoccupati sono oltre 4 milioni. Gli stranieri residenti attualmente in Germania sono circa 7,3 milioni, dei quali 2,1 milioni sono turchi. Un sondaggio diffuso oggi ha rivelato che per la maggioranza dei tedeschi – il 52% – nel paese vi siano troppi stranieri.


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