Famiglia
Napoli, una casa del sorriso per contrastare la povertà educativa
Fondazione Cesvi ha aperto in città la sua seconda "Casa del sorriso". A Napoli, secondo il Comune, il 39% dei 5.267 bambini e ragazzi assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso in famiglia. Nello spazio multifunzionale sono promosse attività di sostegno psicologico, ascolto e orientamento, supporto alla genitorialità, laboratori sportivi, psicomotori e artistico-espressivi
di Redazione
In occasione della Giornata internazionale della famiglia, è stata inaugurata a Napoli la seconda Casa del Sorriso in Italia di Fondazione Cesvi, struttura dedicata alla promozione dei diritti dell’infanzia e alla prevenzione di povertà educativa e trascuratezza, fornendo accoglienza, protezione e percorsi specifici per minori e famiglie. La Campania è la Regione italiana in cui essere bambini è più rischioso: occupa la 20° e ultima posizione nell’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia curato da Cesvi, sia per quanto riguarda i fattori di rischio, sia la disponibilità di servizi di prevenzione e cura. La precedono Puglia (17°), Calabria (18°) e Sicilia (19°), mentre le Regioni più virtuose sono, nell’ordine, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto.
In Italia Cesvi ha già aperto una Casa del Sorriso a Bari, nell’ambito del Programma che coinvolge vari Paesi del mondo e nei prossimi mesi inaugurerà la terza struttura a Siracusa. Attraverso il programma Casa del Sorriso in Italia lo scorso anno sono stati sostenuti più di 2.470 beneficiari di cui 1.660 bambini.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che nel mondo 55 milioni di persone sotto i 18 anni subiscano maltrattamenti. In Italia, oltre 400mila minori sono in carico ai servizi sociali, di cui oltre 77mila vittime di maltrattamenti, da quelli psicologici agli abusi sessuali. A Napoli, secondo il Comune, il 39% dei 5.267 bambini e ragazzi assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso in famiglia.
La Casa del sorriso di Napoli si trova nel quartiere San Pietro a Patierno. Accoglie minori e famiglie vulnerabili della zona, dove si sommano fattori di rischio come la disoccupazione, le gravidanze precoci al 14,9%, l’alto tasso di dispersione scolastica. Nello spazio multifunzionale, gestito da Cesvi con la Cooperativa sociale il Grillo Parlante, sono promosse attività di sostegno psicologico, ascolto e orientamento, di supporto alla genitorialità, laboratori sportivi, psicomotori, artistico-espressivi, proposte educative e percorsi personalizzati per sviluppare e potenziare le proprie risorse.
«Con il Programma Case del Sorriso vogliamo “dare un tetto di speranza” a quei bambini costretti in situazioni di emarginazione e disagio che si sentono soli e hanno perso tutto, vogliamo offrire loro protezione e amore, creare opportunità per un futuro in cui possano realizzarsi e vedere rispettati i propri diritti fondamentali», ha detto Roberto Vignola, vice direttore generale di Cesvi. «Entro la metà del 2023», ha proseguito, «avremo avviato cinque Case del Sorriso in Italia, dove accogliere bambine e bambini fragili provenienti da contesti urbani periferici segnati da povertà economica, educativa e culturale».
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