Cultura

Biologico: boom europeo

Dall'assemblea federale Aiab in corso a Piacenza, le cifre della rivoluzione naturale nel Vecchio continente.

di Giampaolo Cerri

Avanza il biologico in Europa: sono 152 mila le aziende biologiche che coltivano 4 milioni e 500 mila ettari; l’Italia si conferma primo produttore europeo e terzo nel mondo con oltre 1 milione e 200 mila ettari di terra coltivata biologicamente (il 10% dellintera superficie agricola utilizzata), 54 mila aziende bio, un settore, quello biologico, che rappresenta il 2,4% dei consumi globali alimentari. Sono alcuni dei dati emersi nel corso del Convegno Internazionale dal titolo “Proposte per uno sviluppo rurale sostenibile, biologico e solidale. Le politiche delle regioni europee”, organizzato dall’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) allinterno della XXII Assemblea Nazionale che si sta svolgendo a Piacenza. Al convegno sono intervenuti relatori provenienti da diversi Paesi europei (Germania, Svezia, Danimarca), rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni agricole e ambientaliste. La Germania è il secondo paese produttore dopo l’Italia con 546 mila ettari di terra coltivata biologicamente e 12.730 aziende biologiche. Vero e proprio boom delle coltivazioni biologiche in Spagna: in dieci anni sono centuplicate le superfici coltivate bio arrivando a 381 mila ettari con 13 mila aziende agricole, numeri che le hanno consentito di scavalcare nel settore sia lOlanda che la Francia. Notevole la crescita anche della Gran Bretagna e della Grecia. L’allargamento dell’Unione Europea ha dichiarato il Presidente dell’AIAB , Vincenzo Vizioli impone a tutto il movimento del biologico a livello europeo una discussione approfondita e lAIAB, attraverso il convegno di questa mattina, vuole affrontare questi temi chiedendo a tutti di ragionare su linee guida comuni dello sviluppo sostenibile. Lidea che noi abbiamo dellagricoltura biologica continua Vizioli come strumento per la gestione del territorio e non solo come metodo che sostituisce certi mezzi tecnici con altri, la dobbiamo proporre a livello Europeo e dobbiamo fare in modo che si affermi anche nei Paesi da cui importiamo. Vizioli ha espresso l’esigenza, poi ripresa da numerosi altri interventi, di attivare al più presto un tavolo di confronto, diverso da quello istituzionale già esistente presso il Ministero dell’Agricoltura, fra tutte le componenti del mondo del biologico per proseguire la discussione sulla riforma della PAC (Piano Agricoltura Comunitario) e sulle azioni concrete da mettere in atto per lo sviluppo del biologico in Italia e in Europa. “Adotta un agricoltore bio”. Conclude così il suo intervento il Presidente dell’AIAB al convegno internazionale invitando i consumatori ad adottare un produttore biologico, stabilire un rapporto diretto che da una parte consenta ai produttori di lavorare con la sicurezza che le proprie produzioni avranno uno sbocco certo e redditizio e dallaltra garantisca i consumatori rispetto alla qualità e alla maggiore economicità dei prodotti biologici.


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