Famiglia

Monterrey: ong italiane soddisfatte per l’impegno Ue

Aznar ha confermato l’impegno dei Paesi dell’UE affinché entro il 2006 la media degli aiuti destinati ai Paesi poveri raggiunga lo 0,39% del PIL

di Redazione

Ieri il Primo Ministro spagnolo Aznar, in qualità di Presidente di turno dell?Unione Europea, ha pronunciato il suo discorso ufficiale a nome dei 15 Paesi dell?Unione. Diversi punti, di particolare rilievo per il follow up della Conferenza di Monterrey, sono stati evocati da Aznar quali necessari ed urgenti per consentire che ?le opportunità dei Paesi avanzati vengano estese a tutti?. Tra questi, garantire la sostenibilità del debito all?interno di una iniziativa HIPC allargata a favore dei Paesi poveri maggiormente indebitati; fornire una maggiore assistenza tecnica ai Paesi in via di sviluppo all?interno dei negoziati commerciali; rilanciare l?iniziativa ?Everything but Arms? (ovvero l?eliminazione dei dazi doganali per i prodotti provenienti dai Pvs ad eccezione delle armi) che l?Unione Europea aveva annunciato in occasione della Conferenza sui Paesi Meno Avanzati tenutasi lo scorso maggio 2001. Aznar ha confermato – altro punto di particolare rilevanza – l?impegno dei Paesi dell?UE affinché entro il 2006 la media degli aiuti destinati ai Paesi poveri raggiunga lo 0,39% del PIL, con l?ulteriore impegno da parte dei Paesi membri che già destinano una quota superiore a non diminuirla e con uno sforzo accresciuto da parte di quelli che ancora non hanno raggiunto questo obiettivo. ?L?Italia, con il suo 0,13% del PIL destinato attualmente all?Aiuto Pubblico allo Sviluppo ? dichiara da Monterrey il Presidente dell?Associazione delle ONG Italiane Sergio Marelli, membro della Delegazione ufficiale dell?Italia alla Conferenza ? dovrà compiere uno sforzo notevole per adeguarsi a tale obiettivo. Raddoppiare nell?arco di 4 anni le risorse destinate all?aiuto per i Paesi poveri è un cammino tanto doveroso quanto impegnativo, soprattutto se, come chiedono le ONG, ciò sarà garantito destinandovi risorse ?fresche? e non mediante la contabilizzazione di altre voci di spesa quali la cancellazione del debito estero o, come nel caso degli Stati Uniti, quelle relative alla difesa ed alla lotta contro il terrorismo.? ?Un incremento delle risorse ripropone anche la questione di una loro efficace e trasparente gestione ? continua Marelli ? e questo vale sia a livello nazionale che a livello internazionale. Ad esempio, la differenza tra quanto stanziato e l?effettiva erogazione destinata ai progetti delle ONG resta un serio problema nel nostro Paese. Per questo le ONG, da un lato considerano urgente riformare la legge italiana vigente in materia di cooperazione allo sviluppo, e dall?altro – all?interno dell?articolata proposta delle ONG per una riforma delle istituzioni finanziarie internazionali – insistono per la creazione di un Consiglio di Sicurezza Economica e Sociale in seno alle Nazioni Unite. Questo organo deve garantire con gli stessi poteri del Consiglio di Sicurezza un controllo ed un indirizzo delle scelte in materia economica e finanziaria alla luce dei deliberati politici, e non ad esclusivo vantaggio dei soliti pochi Paesi ricchi?. Le ONG sostengono con decisione l?iniziativa annunciata a Monterrey dal Governo francese che prevede la presentazione di una risoluzione alla prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la creazione di tale organo. ?Siamo alla Conferenza di Monterrey insieme a centinaia di ONG provenienti da tutto il mondo ? conclude il Presidente Marelli ? anche per continuare il lavoro di pressione affinché l?Italia, i Paesi dell?Unione Europea e gli altri Governi del mondo sostengano con forza e decisione questa iniziativa francese quale primo concreto passo verso quella riforma urgente e radicale del sistema internazionale che deve ricondurre le Istituzioni economiche e finanziarie ad essere strumenti orientati da decisioni politiche assunte in ambito di Nazioni Unite, con una maggiore partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni della società civile del Nord e dei Sud del mondo.?


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