Comitato editoriale
Liguria, gli studenti alla scoperta delle aree interne
Grazie al progetto di didattico "AppenninoLab", che ha coinvolto 150 giovani delle scuole superiori genovesi e liguri, realizzato un nuovo sito per la promozione turistica della Val Trebbia e una speciale "Giornata dell'Appennino". «Il 75% dei ragazzi coinvolti, a inizio percorso dichiarava di non conoscere né frequentare questi territori. Cambiare il loro sguardo è il nostro obiettivo», spiega la direttrice generale Francesca Campora
Una speciale “Giornata dell’Appennino” a Fontanigorda e un nuovo sito di promozione turistica per la Val Trebbia Ligure, ideati e realizzati da 150 studenti di sei istituti superiori genovesi e liguri: questi i risultati concreti del progetto di didattico AppenninoLab, promosso da Fondazione Edoardo Garrone durante l’anno scolastico 2022/23.
Al progetto hanno partecipato gli studenti di 6 classi, III e IV, di altrettante scuole secondarie di secondo grado della Città Metropolitana di Genova: Liceo Grafico ex Caboto, Liceo Classico Giuseppe Mazzini, Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, Istituto Superiore Turistico Vittorio Emanuele II – Ruffini, Istituto Agrario Berardo Marsano, Istituto Alberghiero Nino Bergese.
Sono stati proprio loro gli organizzatori e protagonisti della terza edizione della “Giornata dell’Appennino”: un grande momento di festa, che ha coinvolto anche cittadini e bambini della scuola primaria del territorio, a partire dalla colorata parata inaugurale lungo la via principale di Fontanigorda, guidata da una serie di elementi musicali di una marching band specializzata nelle percussioni, per concludersi nella centrale piazza della Chiesa, con un’esibizione di artisti di strada. L’evento di apertura ha voluto dare così un segnale forte alla cittadinanza della presenza e della partecipazione entusiastica di tanti ragazzi, che si sono impegnati per prendersi cura di questi luoghi.
Cuore della “Giornata dell’Appennino” è stata la presentazione e consegna agli Amministratori locali del nuovo sito di promozione turistica www.valtrebbialigure.it realizzato dagli studenti, con l’affiancamento di un gruppo di mentor e professionisti di livello nazionale e con il supporto tecnico dell’agenzia di web design Vivoadv. Per costruirlo e per organizzare l’evento, i ragazzi sono stati impegnati in un percorso di cinque mesi tra lavoro in aula, sopralluoghi e incontri in loco, attraverso cui hanno potuto conoscere in maniera diretta il territorio e i suoi abitanti e mettere in pratica le competenze dei propri specifici indirizzi formativi.
La giornata ha avuto il suo fulcro nell’area del Bosco delle Fate, prevedendo attività per “vivere davvero” (come recita il claim scelto dai ragazzi) la Val Trebbia in tutte le sue dimensioni: outdoor experience, con un itinerario in mountain bike sul sentiero ad anello alla base del monte Gifarco; il teatro dei burattini in piazza Brignole, per raccontare favole tradizionali; la scoperta dei prodotti tipici e la lavorazione del formaggio; la musica tradizionale delle quattro province; la salvaguardia di ambiente e biodiversità, per conoscere il progetto europeo Life Claw, al Centro Ittico di Fontanigorda; il percorso poetico dedicato a Giorgio Caproni.
Si conclude così l’edizione 2023 del progetto didattico AppenninoLAB, ideato da Fondazione Edoardo Garrone e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria, per accompagnare i più giovani a contatto diretto e attivo con le risorse ambientali, economiche, sociali e culturali dell’Appennino. Un progetto ampio e articolato, che ha consentito inoltre di inquadrare il lavoro nell’ambito di 30 ore di "Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola – lavoro)".
Il percorso di evoluzione del progetto AppenninoLab continua, focalizzandosi sempre più sulla collaborazione tra diversi istituti genovesi e liguri, offrendo agli studenti sempre nuove competenze e spunti di orientamento professionale, ma anche rafforzando il legame con i territori.
«Dall’analisi di contesto effettuata in fase di avvio del progetto, abbiamo appreso che il 75% dei giovani intervistati non conosce e non frequenta l’Appennino: con AppenninoLab, la nostra sfida è cambiare il loro sguardo verso le aree interne, consentendo loro di vederle come spazio di sperimentazione, laboratorio di transizione ecologica e bacino di opportunità per il futuro, come ci dimostrano ormai da 10 anni i giovani imprenditori che affianchiamo con il campus ReStartApp e il Progetto Appennino», ha spiegato Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone, «rendendo gli studenti protagonisti di esperienze di cittadinanza attiva a contatto diretto con i territori appenninici, generiamo inoltre un impatto positivo sulle comunità, che unisce la dimensione formativa dello sviluppo di competenze civiche, relazionali e professionali, con il senso di appartenenza e la valorizzazione dei luoghi”.
«La scelta operata dalla Fondazione Edoardo Garrone di individuare nell’Alta Val Trebbia ligure il territorio che nel 2023 ospita l’evento AppenninoLab è per la nostra Amministrazione particolarmente significativo e lungimirante», ha sottolineato Bruno Franceschi, Sìsindaco di Fontanigorda. – La nostra Valle, incontaminata sotto il profilo ambientale e bellissima sotto quello paesaggistico, essendo priva di infrastrutture importanti è rimasta isolata dal resto della Regione e non solo, ma da questo isolamento che l’ha in qualche modo preservata deve necessariamente uscire, attivando un’economia sana e compatibile che riporti persone sia a viverci che a visitarla. Questo è il vero Appennino e iniziative come quella della Fondazione Edoardo Garrone contribuiscono in modo essenziale a farla conoscere alle nuove generazioni, al nostro futuro!».
«Siamo particolarmente orgogliosi di essere stati interessati dalla importante iniziativa di AppenninoLAB che ha il nobile intento di far conoscere e valorizzare la nostra meravigliosa vallata», ha dichiaratoSergio Capelli, sindaco di Gorreto. – Abbiamo bisogno che i giovani si interessino e si riavvicinino ai territori delle aree interne, in particolar modo alla Valtrebbia, che negli ultimi decenni ha subito un inesorabile abbandono e spopolamento, e solo evidenziando le potenzialità spesso nascoste e le bellezze del territorio si può sperare in un “cambio di marcia” ed esplorare nuove potenzialità ed occasioni di sviluppo».
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