Welfare

Sierra Leone: Onu approva tribunale per crimini guerra

"Questo tribunale funzionerà sotto tutti i punti di vista entro il terzo trimestre dell'anno", ha detto Ralph Zacklin, sottosegretario Onu per il settore giuridico

di Paolo Manzo

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il progetto di un nuovo tribunale che giudicherà i responsabili di stragi, stupri e mutilazioni, verificatisi nei dieci anni di guerra civile in Sierra Leone. Lo riferiscono alti funzionari delle Nazioni Unite. Ralph Zacklin, il sottosegretario delle Nazioni Unite per il settore giuridico, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che il nuovo tribunale, composto da personale sia internazionale che della Sierra Leone, dovrebbe essere operativo dal prossimo ottobre, e che il Consiglio di Sicurezza Onu ha dato l’ok con una risoluzione ad hoc. “Questo tribunale funzionerà da tutti i punti di vista entro il terzo trimestre dell’anno”, ha detto Zacklin, tra gli assistenti più vicini del segretario generale Kofi Annan: “Mi aspetto che le prime incriminazioni vengano formalizzate dai magistrati entro la fine dell’anno”. La Corte sarà chiamata a giudicare i capi dei rivoltosi per crimini di guerra, crimini contro l’umanità ed altre atrocità commesse nello Stato dell’Africa occidentale dal novembre del ’96, quando venne firmato un trattato di pace tra il governo e il Fronte Unito Rivoluzionario dei ribelli. Il trattato però restò lettera morta. La guerra civile, comunque, volse al termine dopo un altro accordo, sottoscritto lo scorso maggio ma, intanto, negli ultimi dieci anni, il conflitto aveva già causato oltre 200.000 vittime. Migliaia gli uomini, le donne ed i bambini mutilati, difficilmente contabilizzabili le donne stuprate ed i bambini costretti a vestire la divisa o a prostituirsi. La novità che balza subito agli occhi del neo tribunale Onu, rispetto a quelli per i crimini di guerra nella ex Iugoslavia e per il genocidio nel Rwanda, è che il personale internazionale sarà affiancato da giudici e magistrati della Sierra Leone.


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