Volontariato

Agnoletto: «Berlusconi potrebbe usare la forza»

Su Libération un durissimo intervento dell'ex-portavoce del Gsf, «raccolto prima dell'omicidio Biagi», precisa il quotidiano. Per Agnoletto: «Genova fu la prova generale»

di Giampaolo Cerri

«Se Berluscono vincerà il suo braccio di ferro sulla riforma dello Statuto dei lavoratori, se riuscirà a sottomettere la magistratura e ad afferamre il suo controllo sull’informazione, allora tutte le condizioni di “regime” saranno riunite». Parola di Vittorio Agnoletto, intervistato oggi da Libération come “intellettuale italiano” insieme a Vattimo, Bellocchio, Veneziani e Cacciari sul “caso Berlusconi”. L’intervista, avverte il quotidiano francese, è stata raccolta precedentemente all’omicidio di Marco Biagi, ma colpisce per la durezza dei toni. Ve ne proponiamo il passaggio apparso oggi sul sito del giornale. «Chiaro», prosegue l’ex-portavoce del Gsf, «le libertà garantite da una democrazia liberale esisteranno formalmente ma non sostanzialmente. Berlusconi tenta di piegare le cose senza utilizzare la forza. Ma se necessario, potrebbe farci ricorsorso. Il G8 a di Genova è stata una prova generale. Le violenze sono state preparate in maniera scientifica. Siamo di fronte a una destra autoritaria che cerca di costruire un regime con il culto del capo, un padrone che è proprietario di tre televisioni, una Lega Nord che ha aspetti razzistici e Alleanza nazionale che ha un passato neofascita. Il mix è molto esplosivo. Berlusconi rappresenta un’anomalia in Europa. In nessun altro paese, il capo del governo cerca di occuparsi prima di tutto dei suoi affari personali. Occorre che siano prese misure per isolare sul piano internazionale Berlusconi». Agnoletto conclude dicendo che «gli scrittori italiani che hanno rifiutato di far parte della delegazione ufficiale del Salone del libro di Parigi hanno preso una decisione dignitosa e giusta, ma rischiano di pagarla cara».


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