Salute

Adolescenti oncologici a scuola di magia

All’Istituto dei tumori di Milano grazie al Progetto Giovani i ragazzi hanno potuto seguire un corso di prestidigitazione con il mago Tittix e con un’ultima lezione di Raul Cremona. L’iniziativa è stata sostenuta dall’associazione Bianca Garavaglia che che dal 1987 supporta le attività della Pediatria Oncologica dell'Int. Un’esperienza che è diventata anche un video su Youtube

di Antonietta Nembri

Dopo i video musicali che li ha portati anche a Sanremo nel 2018, il tutorial “Tumorial” (ne avevamo scritto qui ) gli adolescenti in cura all’Istituto dei Tumori di Milano hanno pensato di diventare “magici” grazie a un corso di magia organizzato all’interno del Progetto Giovani pensato proprio per offrire loro iniziative speciali che diano nuovi strumenti di espressione attraverso l’arte e la creatività.

«Solo poco tempo fa ho capito cos’è la magia. Mi sono ritrovata a passare molto tempo in un luogo che pensavo fosse il mio più grande incubo. Quel luogo è diventato la mia ancora di salvezza. Per me la magia è un luogo nel quale mi trovo al sicuro, non giudicata per i miei limiti e difetti, dove posso esprimere me stessa, dove so di essere amata. Nella mia vita mi è capitato di sentirmi così solo al Progetto Giovani». Sono le parole di Marta, una delle pazienti adolescenti in cura all’Istituto dei Tumori di Milano, che chiudono il video racconto dell’esperienza del corso di magia e che esprimono meglio di ogni altra spiegazione il senso di questo nuovo percorso del Progetto Giovani incentrato sulla Magia.


La storia del corso

Prima di Natale, i ragazzi in cura hanno disegnato le loro carte magiche, prodotte poi in edizione speciale da Modiano, con i re che fanno la chemioterapia, le regine che indossano bandane colorate, i fanti infermieri e i jolly medici. L’iniziativa che ha riscosso molto successo, tanto che le speciali carte, perfette come passatempo estivo sotto l’ombrellone, sono state nuovamente rese disponibili per l’acquisto sull’e-shop solidale dell’Associazione Bianca Garavaglia, che dal 1987 supporta le attività della Pediatria Oncologica dell'Int, promuovendo l’assistenza e l’avanzamento della ricerca nel campo dei tumori dell’età pediatrica.
Nei mesi successivi, 27 giovani pazienti di età compresa tra 14 e 24 anni (14 in trattamento e 13 fuori terapia) hanno partecipato a un vero e proprio laboratorio di magia e prestidigitazione, gestito da maghi professionisti: il mago Tittix, per sei lezioni, e Raul Cremona, per l’ultimo incontro.


«È stato un percorso coinvolgente. I ragazzi si sono divertiti ad ascoltare storie di magia e illusionismo, a imparare trucchi con le carte, con gli elastici, con palline vere e invisibili. Il tempo trascorso insieme è stato tempo di risate – e già questa è una magia: risate in un reparto di oncologia pediatrica – ma, soprattutto, tempo di condivisione e racconto, tempo per ritrovare la magia nella vita, per provare di nuovo a coltivare lo stupore e la meraviglia, a cercare la leggerezza anche in un momento così delicato della loro vita», racconta il dottor Andrea Ferrari, ideatore e responsabile del Progetto Giovani della Pediatria dell'Int.

I giovani pazienti hanno poi voluto raccontare questa esperienza con un videoclip – intitolato “Come per Magia” – presentato martedì 7 giugno nell’aula Bonadonna dell’Istituto dei Tumori di Milano.
Guidati da Alice Patriccioli, che collabora da anni al Progetto Giovani, e Matteo Silva, educatore del reparto, hanno inventato una storia – quella di un ragazzo che decide di partecipare al corso di magia per far colpo su una ragazza di cui è innamorato -, hanno preparato la sceneggiatura, hanno recitato, realizzato le riprese e scelto quelle da montare (qui sotto il video).


Il Progetto giovani

Nato nel 2011, il Progetto Giovani è parte integrante della Pediatria Oncologica dell'Int ed è dedicato ai pazienti adolescenti e giovani adulti con tumore, con la sfida di occuparsi non solo della malattia, ma della vita dei ragazzi, facendo entrare in ospedale la loro normalità e la loro forza. «l Progetto Giovani prosegue l’attitudine del nostro Istituto di essere eccellenza di cura, ma anche di attenzione al paziente come persona. Questi ragazzi raccontano la loro esperienza con coraggio e con il sorriso sulle labbra e sono per noi fonte di ispirazione e di esempio», dichiara Marco Votta, presidente dell’Istituto.
«Il Progetto Giovani propone un’organizzazione multidisciplinare diversa dai soliti standard, un modello nuovo di cultura sanitaria», prosegue Carlo Nicora, Dg Int. «L’ospedale diventa, così, anche luogo dove si porta la bellezza e l’arte, dove si fa cultura, oltre che luogo dove si cura e ci si prende cura».

Accanto ai progetti creativi che forniscono ai ragazzi occasioni d’incontro e divertimento, e soprattutto offrono loro strumenti speciali per raccontare la loro storia, vi sono aspetti clinici estremamente importanti. «I pazienti adolescenti hanno bisogno di centri e progetti dedicati capaci di offrire loro tutto il supporto globale indispensabile perché», spiega Maura Massimino, direttore della Struttura Complessa Pediatria Oncologica dell’Istituto, «la loro vita non sia del tutto sospesa dall'irruzione della malattia nella quotidianità, ma occorre anche affrontare con determinazione il problema della difficoltà di accesso ai centri e ai protocolli di cura».

Ogni anno in Italia si ammalano di tumore 800 adolescenti tra i 15 e i 18 anni. Le probabilità di cura globali sono buone, ma è indispensabile che i pazienti riescano a ricevere le cure giuste, nei tempi giusti e nei luoghi giusti e questo anche in considerazione del fatto come sottolinea Andrea Ferrari: «A parità di malattia un adolescente ha meno probabilità di guarire di un bambino. Gli adolescenti malati sono in una terra di mezzo tra due mondi, quello dell’oncologia pediatrica e quello dell’oncologia medica dell’adulto; e talvolta questo viene pagato con l’assenza di protocolli dedicati».

In apertura il gruppo che ha partecipato al corso di magia – Foto da Ufficio Stampa

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