Volontariato

Le ong abbandonano Monterrey in segno di protesta

Deluse le ONG abbandonano la Conferenza di Monterrey.

di Redazione

Dice Marina Ponti di Mani Tese “Esistevano due tipi di aspettative rispetto a Monterrey: una più ottimista che vedeva nella Conferenza una seconda Bretton Woods, attribuendole il potere di avviare una riforma delle Istituzioni finanziarie Internazionali e una più realistica che vedeva nella Conferenza l’occasione per risolvere il problema del debito e rilanciare la cooperazione allo sviluppo.
Oggi possiamo dire che entrambe sono state deluse! Il vertice di Monterrey non è servito a nulla, neanche a prendere impegni minimi come l’incremento degli aiuti allo sviluppo, che oggi sono al minimo storico o a cancellare il debito dei paesi più poveri”.

Sotto questo profilo l’intervento dell’Italia è da considerarsi degno di apprezzamento.
Mani Tese si associa alle altre ONG che lasceranno la Conferenza prima della sua conclusione, per protesta nei confronti della vacuità del negoziato e dello scarso peso che è stato dato alle istanze della società civile.
Da oggi i rappresentanti non governativi circolano per Monterrey esibendo adesivi di protesta con frasi del tipo “Monterrey nonsense” “51% non consensus” per riaffermare come il testo voluto dagli USA e denominato Monterrey Consensus non è condiviso dalla maggior parte di coloro che sono convenuti alla Conferenza dove però ancora una volta è prevalsa la legge del più forte.

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